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Cronaca

Seta presenta la Carta dei servizi ma è polemica, Adiconsum: «Non ci avete coinvolto, è "carta fritta"»

Presentata la Carta dei servizi di Seta che, fanno sapere dall'azienda, rappresenta un patto con gli utenti e il territorio e costituisce un elemento di trasparenza. Ma non manca la polemica, Adiconsum: «Contattati a luglio ma non abbiamo partecipato ad alcuna stesura. Questa per noi è carta fritta»

Da oggi Seta - l'azienda dei trasporti di Piacenza, Modena e Reggio Emilia nata il 1 gennaio 2012 - ha la sua Carta dei Servizi. E' stato presentato nella mattinata del 19 marzo a Palazzo Mercanti, alla presenza del sindaco Paolo Dosi e degli assessori Francesco Timpano e Giorgio Cisini, il documento di riferimento del sistema di trasporto pubblico locale. 

Seta è una realtà che coinvolge 1.059 dipendenti per 913 mezzi marcianti che gestiscono 29,6 milioni di chilometri. Comune e Provincia di Piacenza detengono il 15,84% delle quote societarie, con un capitale di 1,99 milioni di euro e un pacchetto di 8,317 milioni di azioni.
"Sono passati due anni dalla nostra nascita - ha esordito il presidente di Seta Pietro Odorici -, e qua nel Piacentino abbiamo già inaugurato 21 mezzi nuovi e altri 8 saranno disponibili a breve. Seta è una delle maggiori operazioni di fusione nel settore dei trasporti, operazione avvenuta un un momento di crisi e calo delle risorse. Abbiamo migliorato in due anni efficienza e qualità dei nostri servizi". Odorici ha promesso che entro pochi mesi le principali fermate di sosta saranno dotate di monitor per controllare il servizio. Stiamo facendo un grande sforzo contro l'abusivismo: 12.600 sanzioni nel 2013, contro le sole  7mila dell'anno precedente".

"Questa è una sorta di carta d'identità per la nostra azienda - ha spiegato Filippo Allegra, amministratore delegato di Seta -, che è giovane e nuova. Il regolamento all'interno della Carta verrà esposto su tutti i nostri mezzi e questo è già un risultato: fino ad oggi avevamo un regolamento per ogni provincia".
Hanno partecipato alla stesura della Carta - autofinanziata da Seta con l'aiuto economico di diversi sponsor - anche Adiconsum, Codacons, Confcomsumatori, Federconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino. O almeno così pare.

Ettore Bensi di Adiconsum ha criticato in modo aspro un mancato coinvolgimento di queste associazioni. "L'ultima volta ci avete incontrati a luglio - ha detto - dopo di che non c'è stata alcuna collaborazione: non abbiamo partecipato ad alcuna stesura. Avevamo chiesto una sola cosa: una corsia preferenziale per i reclami delle associazioni consumatori, e questo non c'è. Per noi questa è carta fritta".
"Non c'è mai sintonia tra le associazioni consumatori e le aziende - ha risposto Allegra -, noi vogliamo invece avere rapporti con voi ma avevamo tempi stretti per la realizzazione della carta. In questa fase abbiamo fatto molto, in futuro rinforzeremo i nostri rapporti per ottenere più risultati". "Non potevate entrare nel merito di questioni tecniche - ha dichiarato invece Odorici -, ma sarete presi maggiormente in considerazione per la prossima Carta dei Servizi".
 

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