Sgombero ex Camuzzi, Cugini attacca Pallavicini: «Si prenda almeno la briga di informarsi»
L'assessore al Nuovo Welfare, Stefano Cugini, commenta su Facebook il tentato sgombero all'ex Camuzzi in via X Giugno e il relativo atteggiamento del consigliere Carlo Pallavicini: «Dire che Acer ha un sacco di appartamenti sfitti significa semplificare la realtà dei fatti, con il rischio di aumentare la tensione. Si vuol forse giustificare l'occupazione abusiva di case popolari?»
«Mi dispiace aver letto suoi giudizi su situazioni complesse che dimostra di non conoscere. Il tutto senza prendersi la briga di approfondire, cosa che il suo status di consigliere gli avrebbe permesso con facilità». L'assessore al Nuovo Welfare, Stefano Cugini sulla sua pagina Facebook commenta in modo piccato l'atteggiamento di Carlo Pallavicini durante il tentato sgombero all'ex Camuzzi di via X Giugno avvenuto il 28 luglio. Il consigliere si è presentato con alcuni ragazzi del Nap per sostenere gli occupanti, che alla fine potranno continuare ad abitare negli uffici della ditta ancora per un breve periodo.
Da molto tempo in stato di abbandono lo stabile è diventato rifugio per molte persone che nel tempo si sono succedute e che si sono arrangiate come potevano mancando luce e acqua. La cura dell'edificio inoltre è stata affidata ad un curatore fallimentare di Milano che per procedere alla demolizione ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per sgomberare chi, ultimo in ordine di tempo, aveva occupato abusivamente diversi locali. Si tratta quattro coppie di giovani ragazzi italiani, senza lavoro e senza un tetto.
Tra loro c'è anche Valentina, ha 21 anni ed è incinta al terzo mese. E l'assessore per lei ha parole di riguardo: «Valentina è l'elemento più fragile della compagnia. Come servizi sociali sentiamo l'obbligo morale di tutelare la sua salute e quella del nascituro. Per questo non lasceremo nulla di intentato per aiutarla (prescindere, mi verrebbe da dire, dalla sua volontà). Il resto del gruppo è composto da adulti dotati di libero arbitrio, conosciuti da tempo ai servizi, quasi nessuno residente a Piacenza».
Tuttavia si è risentito per alcune dichiarazioni di Pallavicini che ha affermato: «Quello che fa specie è che in questo comune ci sono tantissimi appartamenti sfitti, sia di privati sia dell'Acer, e alla luce di questo è inaccettabile che ci siano persone che non hanno idea di dove andare a dormire la notte».
Cugini non ci sta e ribatte: «Dire che Acer ha un sacco di appartamenti sfitti significa semplificare la realtà dei fatti, con il rischio di aumentare la tensione. Non ne capisco neanche il senso ultimo e la visione prospettica. Si vuol forse giustificare l'occupazione abusiva di case popolari? Prendere di mira quelle vuote nelle more dell'assegnazione vuol dire impedire a chi è in lista di attesa di avere finalmente una casa. Poi che si fa? Troviamo altri locali vuoti e trasformiamo in abusivi anche queste persone? E quando sono finiti i locali vuoti? Facciamo gli espropri proletari di appartamenti privati? E i privati espropriati proletariamente cosa andranno a occupare a loro volta? Battute a parte, anche se la questione è tremendamente seria, visto che parliamo di case popolari, mi risulta che qualcuno, volendo, potrebbe andare a dormire in un appartamento Erp già da stasera, perché esiste anche chi ha un posto dove stare e preferisce scegliere diversamente». Per ora le quattro coppie potranno rimanere all'ex Camuzzi in attesa che l'iter giudiziario necessario per sgomberare faccia il suo corso così come i servizi sociali.