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Cronaca Vigolzone

Si conclude la visita pastorale del vescovo Ambrosio alle comunità di Pontedellolio e Vigolzone

Questa sera, 18 febbraio, nella sala consiliare di Pontedellolio nuovo appuntamento nell'ambito della visita pastorale del vescovo Gianni Ambrosio, alle località dei comuni della bassa Valnure. A sottolineare come nelle comunità non può esistere serenità, se le realtà civile e religiosa non marciano di pari passo, il vescovo incontrerà congiuntamente gli amministratori locali e quelli di Vigolzone

Questa sera, 18 febbraio, nella sala consiliare di Pontedellolio nuovo appuntamento nell’ambito della visita pastorale del vescovo Gianni Ambrosio, alle località dei comuni della bassa Valnure. A sottolineare come nelle  comunità non può esistere serenità, se le realtà  civile e religiosa non marciano di pari passo, il vescovo incontrerà congiuntamente gli amministratori locali e quelli di Vigolzone. Dal 4 febbraio ad oggi mons. Ambrosio ha avuto modo di conoscere approfonditamente la realtà dei due comuni attraverso momenti di preghiera, incontri con le associazioni di volontariato, sportive e di categoria, ma anche visite ai malati e catechesi pubbliche.

Nel corso dei vari appuntamenti il vescovo ha più volte evidenziato la rilevanza dei gesti per dimostrare il primato di Dio nella nostra vita. “Tutti siamo stati chiamati alla vita grazie ad un gesto d’amore di Dio e dei nostri genitori; bisogna perciò riconoscere che il Signore è l’origine, il fondamento e la conclusione della nostra vita”. Non credo - ha poi aggiunto che la fede sia venuta meno negli ultimi tempi, si è pero affievolito lo slancio dei gesti. Il vescovo ha anche sottolineato come spesso ci si dimentica di far parte di una stessa diocesi, e che ogni paese è parte di una realtà più grande che è la Chiesa. “La Visita Pastorale sia per tutti noi un momento favorevole di conversione e di salvezza, ma anche momento di riflessione sulla opportunità di momenti di condivisione fra paesi”.

Il cammino pastorale ha portato anche una opportunità artistica alla  chiesa parrocchiale, che unisce la dedicazione più antica di S. Giovanni a quella a San Mario. L'interno del tempio che tra le opere d’arte ha una  scultura raffigurante la Madonna di Giovanni Setti (XVIII sec), e i mosaici  di Silvio Consadori, da domenica scorsa è arricchita da un ambone alto circa 150 cm, realizzato in acciaio e  marmo di Carrara statuario bianco, ideato e realizzato dal prof. Paolo Perotti. Ai lati sono raffigurati i simboli dei quattro Evangelisti; sul frontone, protetto da una lastra di vetro antisfondamento, un vano illuminato accoglie la statua di S. Giovanni Battista bambino (San Giovannino), opera dello scultore fiammingo, Jan Geernaert (1704-1777), artista (italianizzato in Ghernardi), nativo di Bruges. Arrivò a Piacenza nel 1727 e qui si stabilì fino alla morte, guidando un’ampia e fiorente bottega da cui uscivano Madonne, Santi, Crocifissi e figure allegoriche che andarono a decorare numerose chiese della città e della provincia.

La statua dal ‘900 ai giorni scorsi, è stata, dai parroci che hanno guidato la parrocchia

- ( Don Emilio Romanini, 1929, Don Benvenuto Balordi, 1930, Don Giovanni Dalla Negra, 1952, Don Erminio Squeri, 1980, Don Domenico Guglieri, 1996,  Don Cesare Lugani,  2011) -, protetta, conservandola in “cassaforte”; offerta alla vista dei fedeli, una sola volta all’anno  in occasione della festa patronale.                                                                             Ora il parroco don Piero Lezoli ha opportunamente scelto di esporla in continuità, adeguatamente protetta da una struttura di sicurezza e da sistemi di allarme, scegliendo per la giornata inaugurale la visita pastorale del Vescovo.

Giovedì mattina dalle ore 9 sarà la Scuola materna di Vigolzone, l’ultima tappa delle visita pastorale di mons. Ambrosio.

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