I compagni di Simone della Virtus San Lorenzo: «Amico splendido, gentile e sempre disponibile»
Simone Pagani morto nel pomeriggio del 7 luglio in un incidente stradale aveva vestito le maglie di Caorso, Pontenurese, Spes Borgotrebbia, Sannazzarese e Virtus San Lorenzo. Il titolare di KZERO, Lertora: «Una passione incredibile per la macelleria»
Anche il mondo del calcio piange la scomparsa di Simone Pagani, il 19enne che nella serata di ieri a seguito di un incidente stradale ha perso la vita. Il giovane era molto conosciuto sui campi per i suoi trascorsi con diverse maglie di club della nostra provincia. Dopo aver iniziato a giocare con la casacca del Caorso, il paese d'origine, era passato alla Pontenurese, poi alla Spes Borgotrebbia, alla Sannazzarese e infine alla Virtus San Lorenzo. Poche ore fa un tragico destino lo ha strappato, oltre che agli affetti più cari, anche alle sue passioni. Pagani stava transitando tra Biana e Recesio quando, a bordo di un furgone di KZERO si è scontrato frontalmente con un mezzo di Seta. Immediata la richiesta dei soccorsi, sul posto sono arrivati mezzi del 118 e anche l'eliambulanza decollata da Parma, che però è ripartita senza a bordo il ragazzo: troppo gravi i traumi riportati nello schianto, Simone è morto sulla Statale 654. Simone, figlio unico, lascia i genitori. Frequentava l'istituto Raineri Marcora.
Toccante il ricordo del capitano della Juniores della Virtus San Lorenzo Monticelli, dove Simone era arrivato nella stagione appena conclusa. A parlare è Andrea Casella: «Difficile trovare le parole per questa tragedia. Simone era un ragazzo splendido, bravissimo. Era arrivato da noi a inizio stagione e si era subito integrato alla perfezione nel gruppo diventando un amico in poco tempo, in particolare grazie alla sua gentilezza, simpatia e disponibilità. Con lui abbiamo condiviso vittorie e sconfitte che oggi rimangono solo un ricordo. Purtroppo accadono disgrazie e nemmeno te ne accorgi, succede tutto sempre troppo in fretta. Simone sarà sempre con noi ogni volta che scenderemo in campo, giocheremo in dodici perché lui sarà sempre presente nel nostro spogliatoio e nei nostri cuori. Un pensiero e un abbraccio anche alla famiglia, non oso nemmeno immaginare quale dramma sia per una famiglia perdere un figlio a 19 anni».
IL RICORDO DI CRISTIAN LERTORA, TITOLARE DI KZERO: «TRAGEDIA CHE APPARE ANCORA IMPOSSIBILE»
«Era il figlio di una persona che conosco da tempo, un amico. A Simone piaceva la carne, piaceva grigliare, amava la macelleria e aveva una manualità straordinaria. Era un grande appassionato di fitness, non mangiava grassi, non beveva alcolici, davvero un bravo bravo ragazzo» sottolinea più volte. «Dicevo, anche con i miei colleghi, che a incontrare un ragazzo così ero davvero stato fortunato: la sua è una famiglia di macellai da due generazioni e lui aveva ereditato questa passione incredibile per il mestiere».