Sindacalisti arrestati, il Riesame dispone l'obbligo di firma e revoca i domiciliari

Il tribunale del Riesame di Bologna ha revocato la misura degli arresti domiciliari per i sei sindacalisti, quattro di Si Cobas e due di Usb, arrestati il 19 luglio da Digos e Squadra mobile al termine di una lunga indagine che copre un arco temporale che va dal 2016 ad oggi. In particolare il tribunale ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in relazione alle accuse di associazione a delinquere. Per i sei indagati, Ali Mohamed Arafat, Aldo Milani, Carlo Pallavicini, Bruno Scagnelli (Si Cobas), Issa Mohamed Abed e Roberto Montanari (Usb) rimane la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (obbligo di firma), relativa agli altri reati.

Oltre all'associazione per delinquere gli inquirenti - le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Matteo Centini - contestano una serie di reati "fine" commessi nell'ambito di vertenze sulla logistica, tra cui violenza privata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sabotaggio, interruzione di pubblico servizio. Le motivazioni del Riesame (che si occupa di valutare la sussistenza dei presupposti che giustificano l'emissione di una misura cautelare) saranno pubblicate entro 45 giorni, mentre la procura quasi sicuramente fara ricorso. In tutto sono indagate, senza la constestazione del vincolo associativo, più di altre cento persone per i medesimi reati (LEGGI QUI).

Usb «esprime soddisfazione per l'esito favorevole del riesame ma mantiene inalterato il giudizio sul gravissimo operato della Procura di Piacenza e mantiene alta la mobilitazione per fermare questo attacco gravissimo al sindacalismo conflittuale e di classe».