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Cronaca

“Sono stata borseggiata”: ma l'uomo in questione è suo genero

La telefonata al 112 arriva alle 19.40 di ieri. “Mi hanno borseggiata” avrebbe detto la signora. Ma poco dopo, viene fuori la verità: durante una discussione, lei aveva dato addosso al genero con la borsetta e lui, per difendersi, gliela aveva strappata di mano

Al 112, ha esposto i fatti come se si trattasse effettivamente di una rapina o di uno scippo in piena regola. È successo ieri sera a Borgonovo Val Tidone, intorno alle 19.40. Poi, sempre al telefono con i carabinieri, ha detto di conoscere chi le aveva scippato la borsetta e anche le motivazioni del gesto, ma si è rifiutata di riferirle.

Alla centrale operativa ha invece dato il numero di targa del presunto borseggiatore, aggiungendo che lui era scappato a piedi, al posto di dileguarsi in auto. La situazione, ai militari, è parsa subito inverosimile e poco dopo una pattuglia ha raggiunto la donna.
  L'uomo le ha levato la borsetta perchè lei gli stava dando addosso  

Contemporaneamente, alla stazione dei carabinieri di Borgonovo, arriva “il ladro”, con tanto di borsetta e fidanzata. E viene fuori la verità: l'uomo è in realtà il genero della donna e la ragazza, è sua figlia. La borsetta l'aveva strappata alla suocera (e consegnata alla figlia) perchè lei, nel corso di una discussione, aveva iniziato a colpirlo. Poi la coppia non è fuggita, ma si è allontanata a piedi proprio per andare dai carabinieri. Si tratta quindi di un gesto di legittima difesa e non di un furto o di uno scippo come la donna, forse alterata per il diverbio con il genero, aveva inizialmente fatto credere.
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