Spacca un bicchiere in testa ad un giovane: al via il processo
Al via il processo che vede imputato un indiano per lesioni aggravate: è accusato di aver spaccato un bicchiere di vetro in testa ad un giovane. Prima, ubriaco, aveva anche importunato alcune amiche della vittima
«Ho avuto l'isitinto di girare la testa all'ultimo momento altrimenti mi avrebbe colpito in pieno volto. Poi ho visto che perdevo molto sangue, in ospedale mi hanno cucito la ferita con quattordici punti». E' iniziata così la testimonianza della vittima di un aggressione avvenuta nel dehors di un bar a Borgonovo l'11 agosto 2018. Il piacentino ha raccontato cosa accadde quella sera e nella mattinata del 21 aprile sono stati ascoltati altri testimoni dal giudice Gianandrea Bussi. Il processo vede imputato per lesioni aggravate un indiano ora 25enne difeso dall'avvocato Wally Salvagnini. Il pm è Monica Bubba.
Lo straniero ubriaco fradicio, secondo l'accusa, ha spaccato con violenza un bicchiere di vetro sulla testa di un ragazzo per poi scappare assieme ad un amico. Entrambi furono bloccati dai carabinieri di Castelsangiovanni poco dopo. Uno si era rifugiato in un bar (addosso aveva telefono e carta di identità dell'imputato), l'altro fu rintracciato altrove. L'aggressore fu riconosciuto dagli amici della vittima che riportò un grave trauma tra l'orecchio e il collo. Gli avventori avevano tentato di rincorrerli ma i due stranieri erano riusciti a dileguarsi.
Da quanto raccontato dai sei testimoni (due ragazze e quattro uomini) l'indiano era visibilmente ubriaco e si era avvicinato più volte al tavolino dove erano sedute le giovani testimoni: le aveva importunate con avances insistenti. Poco dopo era arrivata la vittima, prima di sedersi ad un tavolo poco distante con i suoi amici, era andato a salutare le ragazze. A quel punto lo straniero, hanno raccontato, gli aveva chiesto - tutti hanno concordato che non si capiva chiaramente ciò che dicesse - se una delle donne fosse la sua ragazza. Il piacentino si era seduto dopo avergli risposto e lo straniero l'aveva colpito con il bicchiere tra il collo e l'orecchio forse per rabbia. Furono chiamati immediatamenti i carabinieri di Castelsangiovanni (uno ha testimoniato in aula) e il 118. In seconda battuta le indagini erano state affidate ai militari di Borgonovo che potrebbero essere ascoltati nella prossima udienza dove si procederà alla definizione compiuta dell'identificazione dell'aggressore.