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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Spaccia marijuana in via Pozzo, richiedente asilo patteggia otto mesi

Ha patteggiato 8 mesi di reclusione e mille euro di multa il nigeriano arrestato due giorni fa dalla polizia. Il giovane profugo e richiedente asilo non andrà in carcere anche perché il giudice ha sospeso la pena

Ha patteggiato 8 mesi di reclusione e mille euro di multa il nigeriano arrestato due giorni fa dalla polizia, mentre spacciava marijuana tra via Pozzo e via Alberoni, 14 grammi in tutto che aveva nascosto nelle mutande. Il giovane profugo e richiedente asilo non andrà in carcere anche perché il giudice ha sospeso la pena. Il 6 settembre, si è svolto il processo per direttissima davanti al giudice Italo Ghitti e al pm Antonio Rubino. Il ragazzo, accusato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, attraverso il suo avvocato, Nicola Caiola, ha chiesto di patteggiare. Il pusher era già stato notato aggirarsi nei paraggi con fare sospetto da alcuni residenti. La polizia ha deciso di controllarlo e, portato in questura, lui ha ceduto consegnando agli agenti la droga che aveva con sé. E’ questo il secondo caso in pochi giorni che vede profughi, o sedicenti tali, finire nei guai per spaccio. Evidentemente, l’accoglienza che viene offerta loro dallo Stato italiano non basta e così decidono di diventare “imprenditori”. La tegola del patteggiamento potrebbe influire negativamente sul ricorso che il nigeriano ha avanzato alla Corte di appello di Bologna. Il profugo, infatti, si era già vista respinta una prima volta la richiesta di asilo politico.

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