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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca

Spaccio, davanti al gip i poliziotti e gli altri imputati per il rito abbreviato

Posizioni diversificate per i 13 arrestati nella maxi operazione antidroga dei carabinieri. I difensori di quattro poliziotti confermano il rito alternativo e chiedono al giudice per l’indagine preliminare l’acquisizione di altri documenti o di sentire i loro assistiti. Gli altri imputati, piacentini e sudamericani, attendono il patteggiamento

Quattro dei poliziotti coinvolti nella maxi inchiesta su spaccio di droga, e altri reati - tra cui a vario titolo calunnia, falso, concussione, favoreggiamento dell’immigrazione e sfruttamento della prostituzione - hanno definito la loro posizione questa mattina, 28 novembre, nell’udienza preliminare. I quattro, oltre ad alcune persone arrestate nella stessa inchiesta, italiani e sudamericani, hanno confermato la richiesta di rito abbreviato condizionandolo però in alcuni casi all’acquisizione di documenti o a interrogatori. Nella vicenda, i poliziotti indagati erano sei e in totale erano state arrestate e denunciate dai carabinieri 13 persone.

Davanti al giudice per le indagini preliminari, Gianandrea Bussi e al pm Michela Versini, i difensori  dei poliziotti hanno avanzato le loro richieste per il rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

Gli avvocati Luigi Alibrandi e Vittorio Antonini, che assistono Paolo Cattivelli, hanno ribadito la richiesta il rito abbreviato, già avanzata in occasione della notifica di giudizio immediato da parte della procura. Gli avvocati Paolo Veneziani, difensore di Luca Fornasari e di Paolo Bozzini, quest’ultimo assistito anche con il legale Stefano Piva, hanno ribadito la richiesta di rito abbreviato. Per Bozzini, il rito è condizionato all’interrogatorio dello stesso indagato, mentre per il secondo poliziotto gli avvocati hanno chiesto l’acquisizione di alcuni documenti. Infine, Stefano Sarchi che con la collega Angela Pennetta (Foro di Vasto) assiste Luciano Pellilli ha ribadito la richiesta di abbreviato con l’interrogatorio dello stesso imputato. Gli altri imputati, ecuadoriani e piacentini, hanno chiesto il patteggiamento e si sta attendendo che il giudice accolga le proposte di pena dopo l’accordo tra difesa e pm. C’è poi la posizione di un ispettore della polizia penitenziaria, Paolo Martino, accusato di falso, che è stata stralciata e non rientra in questo processo.

Per un altro poliziotto, Enrico Milanesi, la procura sta ancora definendo la sua posizione. Infine, è già cominciato il processo per alcuni imputati che hanno scelto il rito ordinario: l’ispettore Claudio Anastasio, Boris Angeloski ed Eridania Cortes. Quest’ultima, assistita dagli avvocati Sisto Salotti e Wally Salvagnini, si è costituita parte civile e chiederà il risarcimento a chi ha tentato, a sua insaputa, di farla finire nei guai e di coinvolgerla nel giro dello spaccio di droga.

L’operazione della procura, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, aveva portato alla luce un giro di spaccio in cui erano coinvolti anche alcuni poliziotti. Secondo le accuse dei magistrati (l’inchiesta è stata condotta dai sostituti procuratori Versini e Antonio Colonna) i poliziotti – creando prove false, “acquistando” droga per poi fare arresti e falsificando documenti per i permessi di soggiorno, e con la complicità di spacciatori locali, ecuadoriani, dominicani e di transessuali – avevano avviato un giro che in parte contribuivano a gestire.

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