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Cronaca

Spataro: «Frasi sconcertanti di Salvini sul caso Peveri»

L’ex procuratore di Torino a proposito della visita del vicepresidente del Consiglio al carcere di Piacenza è intervenuto a Radio Capital: «Come se il giudizio toccasse a Salvini, senza rispettare le competenze dell'autorità giudiziaria»

«Siamo di fronte a un episodio sconcertante. Qualsiasi parlamentare ha il diritto di recarsi in carcere e incontrare i detenuti però il ministro ha rilasciato quelle dichiarazioni, come se il giudizio toccasse a lui, e senza rispettare le competenze dell'autorità giudiziaria». Lo ha detto a “Circo Massimo” (la trasmissione del giornalista di Repubblica Massimo Giannini) su Radio Capital, l'ex procuratore di Torino, Armando Spataro, a proposito della visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini a Angelo Peveri, l'imprenditore di Piacenza in carcere per aver sparato a un ladro nella sua azienda. In quella occasione Salvini ha dichiarato, tra l'altro, che Peveri è «una persona per bene» che «non avrebbe dovuto nemmeno entrare in carcere». Secondo Spataro la legittima difesa è «una norma manifesto, diventa una sorta di brand, come è avvenuto anche con l'immigrazione, come se la sicurezza vincesse su tutti gli altri diritti, e questo non è accettabile. Si va incontro anche agli umori peggiori del popolo italiano, secondo cui tutelare il domicilio è importante al punto che si può sovvertire la gerarchia di valori tutelati dalla Costituzione. Non voglio dire - prosegue - che si possa trascurare il diritto dell'aggredito a difendersi, ma abbiamo già una normativa, che tra l'altro nel 2006 ha introdotto con qualche polemica un regime particolare per la legittima difesa domiciliare. Non c'è bisogno di modifiche, tanto più che è statisticamente dimostrato che i casi sono pochi. Il problema sul piano statistico è irrilevante». E in particolare, nel caso di Peveri, l'ex magistrato sottolinea che «la legittima difesa, come ha sottolineato il procuratore di Piacenza, non c'entra nulla, perché la persona era stata bloccata e fatta inginocchiare. Al punto che neanche gli avvocati hanno chiesto la legittima difesa. E non l'avrebbero evocata neanche con questa nuova norma». Riguardo, poi, la proposta di legge per la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri, Spataro afferma: «è una vecchia storia, un progetto inutile e fuori luogo. Attualmente esiste già un sistema che limita il passaggio dalla funzione di pubblico ministero a quella giudicante».

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