Spedisce un assegno da 2 mila euro per posta, ma arriva nelle mani sbagliate e diventa da 8 mila
Riceve per sbaglio un assegno nella cassetta postale. Invece di comportarsi a dovere, ritocca la cifra che gli sembra troppo bassa e lo va a versare in banca. È stato denunciato per falsità in scrittura privata e truffa. È un ragazzo di 25 anni
Ha acquistato una fornitura di vino da una ditta di Brescia e ha pagato con un assegno da 2 mila euro. Poi la sorpresa, per un'azienda di Piacenza: l'assegno, regolarmente versato, da 2 mila è diventato di 8 mila euro. Un “buco” non previsto, di 5 mila euro. Se ne è accorta una dipendente, visionando l'estratto conto dell'azienda per la quale lavora e ha denunciato subito il fatto ai carabinieri.
I militari sono partiti con le indagini. L'assegno, la ditta di Brescia, non l'ha mai ricevuto. La donna ha fatto l'errore di spedirlo per posta ordinaria ed è finito, chissà per quali giri adesso al vaglio degli inquirenti, nelle mani sbagliate.
O meglio, nella cassetta postale sbagliata. Quella di un ragazzo casertano, residente ad Acerra, classe 1984. Il giovane ha preso l'assegno, ha “corretto” l'importo, portandolo da 2 mila a 8 mila euro con un tratto di penna, è andato in banca.
Un ritocco così perfetto da ingannare l'impiegata di sportello che gli ha fatto incassare regolarmente il denaro. Era convinto di farla franca, il ragazzo. Invece, è stato denunciato dai carabinieri di Piacenza per falsità in scrittura privata e truffa.
La donna si è accorta che dal conto mancavano 5 mila euro |
I militari sono partiti con le indagini. L'assegno, la ditta di Brescia, non l'ha mai ricevuto. La donna ha fatto l'errore di spedirlo per posta ordinaria ed è finito, chissà per quali giri adesso al vaglio degli inquirenti, nelle mani sbagliate.
Il ragazzo ha incassato l'assegno taroccato come se nulla fosse |
O meglio, nella cassetta postale sbagliata. Quella di un ragazzo casertano, residente ad Acerra, classe 1984. Il giovane ha preso l'assegno, ha “corretto” l'importo, portandolo da 2 mila a 8 mila euro con un tratto di penna, è andato in banca.
Un ritocco così perfetto da ingannare l'impiegata di sportello che gli ha fatto incassare regolarmente il denaro. Era convinto di farla franca, il ragazzo. Invece, è stato denunciato dai carabinieri di Piacenza per falsità in scrittura privata e truffa.