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Cronaca

“Spending review o authority review?”: se ne parla con Giovanni Faverin

Venerdì 21 settembre il Segretario Generale della categoria della funzione pubblica cislina - Giovanni Faverin - incontrerà infatti i rappresentanti dei lavoratori di tutte le province emiliano-romagnole

“Spending review o authority review?”. E’ questo il titolo delle due iniziative di mobilitazione, di analisi e di confronto organizzate in modo congiunto da tutte le province della Cisl Funzione Pubblica dell’Emilia-Romagna. Venerdì 21 settembre il Segretario Generale della categoria della funzione pubblica cislina -  Giovanni Faverin -  incontrerà infatti i rappresentanti dei lavoratori di tutte le province emiliano-romagnole in due grandi iniziative: la prima di mattina alle 9.30 a Forlì presso la Sala Zambelli della Camera di Commercio in Via Saffi 1 con i lavoratori di Bologna, Imola, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini; la seconda al pomeriggio a Parma presso l’Auditorium dell’Istituto Bodoni in Via Piacenza, 4 con quelli di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. “Sarà l’occasione” – dichiara Marco Orlandi Segretario Generale della Cisl FP di Piacenza - per i nostri lavoratori di fare domande, analisi, critiche e proposte per una vera revisione della spesa pubblica che, per noi, non deve essere la riproposta della solita minestra a cui siamo stati abituati da decenni: tagli, tagli e solo tagli. Tagli ai servizi, al numero dei dipendenti pubblici ed ai loro stipendi, bloccati ormai da quattro anni, con una grave perdita di potere di acquisto per tantissime famiglie italiane. I dipendenti pubblici italiani sono meno e meno pagati rispetto ad altri Stati europei: solo negli ultimi 5 anni sono diminuiti di 171mila unità, mentre la spesa pubblica è aumentata di oltre 248 miliardi, cioè del 45,2%.E questo perché i risparmi fatti sul personale sono stati annullati dall’incremento della spesa per appalti, consulenze, inefficienze organizzative e burocratiche non dipendenti dai lavoratori, enti duplicati, ecc. Il buon funzionamento della Pubblica amministrazione è una condizione irrinunciabile e urgente per affrontare e per uscire dalla crisi che stiamo attraversando e per ridare prospettiva al futuro del Paese, dei cittadini e delle imprese. Le campagne denigratorie volte a togliere dignità al lavoro pubblico devono finire e il punto di vista deve essere completamente rivisto: i lavoratori pubblici sono una ricchezza che può e deve contribuire al rilancio dell’Italia.  Non possiamo più permetterci, come cittadini ancor prima che come lavoratori, scorciatoie di protesta fine a se stessa che sempre di più prendono la forma dell’incapacità o del disinteresse di offrire soluzioni ai lavoratori e ai cittadini. Ecco perché - come Cisl - dobbiamo avere il coraggio e la forza di mettere in campo idee e proposte per migliorare l’uso del denaro pubblico, per riprogettare la pubblica amministrazione, i servizi e gli enti a tutti i livelli, dal ministero più grande ai comune più piccolo, passando per i servizi sanitari. Unioni e fusioni di Comuni per realizzare economie di scala nei bilanci; centrali uniche regionali per l’acquisto di beni e servizi; razionalizzazione di livelli di governo e semplificazione amministrativa per rendere la vita più facile a cittadini ed imprese; riduzione del numero e controllo delle società partecipate; valorizzazione delle professionalità interne per spendere meno in incarichi esterni e consulenze; banche dati uniche per una vera lotta all’evasione fiscale. Su queste e su tante altre idee e proposte ci confronteremo con il nostro Segretario Nazionale venerdì prossimo e costruiremo piattaforme e progetti da portare in tutte le amministrazioni pubbliche della nostra regione”. “La pubblica amministrazione – conclude Marco Orlandi - non va “tagliata”, ma anzi rilanciata come volano di sviluppo del nostro sistema Paese. È il luogo in cui i lavoratori devono costruire e non subire la Spending Review”.

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