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Cronaca Via Giuseppe Taverna

Spese pazze con le carte di credito clonate, arrestato un 30enne

Nei guai un lodigiano che ha tentato di acquistare materiale high tech per 800 euro in un negozio di via Taverna con una American Express clonata. La polizia postale gli ha trovato altre carte false. Ha patteggiato in tribunale

Ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione il giovane arrestato dalla polizia postale accusato di detenzione di carte di credito clonate. Il pm Antonio Rubino ha accolto la richiesta di patteggiamento del 30enne, originario di Codogno, assistito dall’avvocato Emanuela Barilati. Il giudice Maurizio Boselli ha convalidato l’arresto del ragazzo. La pena è stata sospesa.

Gli agenti della polizia postale di Piacenza lo hanno bloccato nel pomeriggio dell’8 marzo in un negozio di informatica in via Taverna, dove il giorno precedente aveva acquistato e pagato oggetti high tech per un valore di circa 800 euro, pagando alla fine con una carta American Express. L’istituto di credito aveva però notato qualcosa di irregolare in quel pagamento e quando il giorno seguente il 30enne si è di nuovo presentato al negozio per ritirare altra merce, ha trovato ad attenderlo anche gli agenti della Polizia postale di Piacenza. Addosso gli agenti gli hanno trovato altre sette carte di credito risultate clonate a un cittadino americano, mentre a casa ne aveva un altro paio in bianco. Per lui sono scattate le manette per indebito utilizzo di carte clonate. Il 30enne ha ammesso di averle acquistate per pochi euro a Milano da un cinese sconociuto.

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