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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Spostamenti, pranzi e cene di Natale, Baldino: «Non è una questione di date»

Il direttore generale dell’Ausl: «Non è che se uno fa il cenone il 23 dicembre è immune al contagio rispetto al giorno di Natale. I cenoni con i parenti non vanno fatti»

Le limitazioni previste dal Dpcm del 3 dicembre del Governo Conte non piacciono a molti. L’impossibilità di trasferirsi dal proprio comune ad altri per passare pranzi e cene e le festività a casa di parenti, è osteggiata da una larga fetta della popolazione, anche a Piacenza. Sul tema sono numerose le prese di posizione, anche politiche, in contrasto con quanto deciso dal Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che vuole contenere il contagio in giornate – come il 25 dicembre, il 31 dicembre o il primo gennaio – ritenute molto a rischio, per le abitudini e le tradizioni degli italiani. Su questo argomento ha voluto dire la sua anche il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, durante il report settimanale dell’azienda che “fotografa” l’evoluzione della pandemia nel Piacentino. «Non dobbiamo fare i cenoni – ha detto Baldino riferendosi alla nota questione – perché non dobbiamo contagiarci, non è un problema di date. Non è che se uno fa il cenone il 23 dicembre è immune al contagio rispetto al giorno di Natale. Si tratta di evitare la diffusione del contagio tra parenti, tutto qui». Per questo il Dpcm è limitante in alcuni giorni. «Dobbiamo far scendere i numeri nelle prossime settimane, se passiamo indenni la fase invernale poi usciamo dal tunnel (riferendosi alla distribuzione del vaccino anti-Covid, nda). Bisogna avere ancora un po’ di pazienza». 

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