Sta per collassare per una colica, lo salva il carabiniere di quartiere
Intervento provvidenziale del carabiniere di quartiere, sabato, in via Vittorio Veneto. Un 21enne di Castello, in auto con la fidanzata, si è sentito male a causa di una colica intestinale. Trasportato in ospedale, i sanitari hanno rivelato: era vicino al collasso
Redazione
20 luglio 2009 14:35
E' stato lui a prestare i primi soccorsi, lui a ricordarsi che lì vicino abita un impiegato del 118, lui a chiamare subito l'ambulanza. È successo sabato alle 14.30 in via Vittorio Veneto a Piacenza. Una ragazza, alla guida in un'auto, inizia a gridare chiedendo aiuto. Il carabiniere di quartiere si avvicina, vede il passeggero quasi svenuto e la ragazza in stato di agitazione.
Fa fermare la macchina, presta le prime cure facendo sdraiare il malato, un 21enne di Castel San Giovanni, sul sedile posteriore. Poi chiama un impiegato del 118, che abita nelle vicinanze e insieme, cercano di aiutare il ragazzo in attesa dell'ambulanza.
In ospedale, poi, i medici riscontrano al giovane una colica intestinale in stato pre-sincopale: era, cioè, vicino al collasso. Prima della corsa al Guglielmo da Saliceto, è stato quindi provvidenziale l'intervento del carabiniere di quartiere: è lui il primo riferimento del cittadino, in caso di emergenza.
Con la sua capillare conoscenza del territorio e delle persone che vi abitano e con la sua capacità operativa di primo intervento, è stato fondamentale nel soccorso alla vittima.
Fa fermare la macchina, presta le prime cure facendo sdraiare il malato, un 21enne di Castel San Giovanni, sul sedile posteriore. Poi chiama un impiegato del 118, che abita nelle vicinanze e insieme, cercano di aiutare il ragazzo in attesa dell'ambulanza.
| Il ragazzo era vicino ad un collasso a causa della colica intestinale |
In ospedale, poi, i medici riscontrano al giovane una colica intestinale in stato pre-sincopale: era, cioè, vicino al collasso. Prima della corsa al Guglielmo da Saliceto, è stato quindi provvidenziale l'intervento del carabiniere di quartiere: è lui il primo riferimento del cittadino, in caso di emergenza.
Con la sua capillare conoscenza del territorio e delle persone che vi abitano e con la sua capacità operativa di primo intervento, è stato fondamentale nel soccorso alla vittima.
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20 luglio 2009 14:35
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