Perseguitata dal suo ex amante che la minacciava addirittura di postare su Facebook le sue foto in intimità, ha deciso di rivolgersi alla polizia, ottenendo dal magistrato una misura cautelare che impedisce al persecutore di avvicinarla a meno di 200 metri. A farne le spese è stato un uomo di 50 anni della Valdarda che è stato denunciato per stalking.

E’ arrivato a inviare centinaia di sms al mese non solo alla vittima, una donna piacentina 40enne anche lei della Valdarda, ma anche ai suoi famigliari, in particolare ai genitori e al marito. Delle indagini si sono occupati gli agenti della sezione reati contro la persona della squadra mobile di Piacenza.

La donna, che è arrivata alla soglia dell’esaurimento nervoso, si è rivolta alla questura in febbraio, per una situazione divenuta ormai insostenibile che proseguiva da mesi.Il suo molestatore è un uomo con il quale aveva avuto una breve relazione qualche tempo fa. Lei però attualmente era sposata e con famiglia, e non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con quell’uomo. Lui invece ha iniziato prima a pedinarla e poi a tempestarla di telefonate e messaggini con minacce e insulti.Poi è iniziato il cosiddetto cyberstalking.

Ovvero il 50enne, utilizzando Facebook, ha cominciato a postare foto intime della donna, minacciando che le avrebbe diffuse anche in pubblico.Giunta all’esasperazione, la piacentina ha chiesto aiuto alla polizia e, grazie al sostituto procuratore della Repubblica di Piacenza Ornella Chicca, è stato ottenuto in breve il provvedimento restrittivo a carico dello stalker. Al quale, come previsto dall’articolo 282 del  codice di procedura penale, è stato vietato di avvicinare la donna in pubblico a una distanza inferiore ai 200 metri.

Non solo, ma ha anche il divieto perentorio di mettersi in contato con lei o con i suo famigliari tramite ogni tipo di mezzo. «E’ importate che chi viene perseguitato da uno stalker si rivolga con fiducia alle forze dell’ordine, perché abbiamo la possibilità di intervenire concretamente grazie a provvedimenti di questo tipo» ha sottolineato il commissario Filippo Sordi Arcelli.