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Cronaca Ospedale / Via Giuseppe Taverna

«Incarico da 545mila euro per un medico. La Giunta chiarisca»

Il consigliere Cavalli solleva il caso del dottor Cencetti di Modena:«"Solo 12 giorni dalle dimissioni dal precedente incarico. Fuori luogo non avere attinto alle risorse interne»

Un compenso di 546.480 euro per tre anni di incarico affidato dall’Ausl di Piacenza. Il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Cavalli solleva – con un’interrogazione in Regione – il caso del dirigente medico Stefano Cencetti, già direttore sanitario dell’Ausl di Modena, ora incaricato, a fronte di un compenso di oltre 182mila euro annui (per tre anni), di seguire il progetto di “sostegno alla ideazione e sviluppo di tecnologie innovative” promosso dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale.

«La delibera Ausl dello scorso 22 marzo (la numero 136/2012) che conferisce l’incarico al dottor Cencetti arriva dopo soli 12 giorni dalle sue dimissioni di direttore sanitario dell’Ausl di Modena – spiega Cavalli – La sua figura sarebbe stata selezionata da una banca dati on line di cui non viene però specificato il nome. Le persone sentite per un colloquio risultano avere competenze piuttosto differenti tra di loro e nessuno di essi figura nell’organico dei dirigenti medici dell’Ausl di Piacenza».

Con l’interrogazione Cavalli chiede quindi alla giunta regionale «per quale ragione non siano stati contattati per i colloqui medici già in organico dell’Ausl di Piacenza, in possesso delle adeguate competenze, quale sia la banca dati on line dalla quale sarebbero stati estratti i nominativi per i colloqui, quando questi sarebbero stati effettuati e se la sede dell’Agenzia Sanitaria e Sociale regionale presso la quale sarà espletato l’incarico del dottor Stefano Cencetti sia quella di Bologna (Viale Aldo Moro 21) o altra».

«In tempi di ‘spending review’ e di tagli agli sprechi - dice Cavalli - il conferimento di un incarico di questo tipo appare quanto meno fuori luogo e inopportuno. Non solo. A 12 giorni dalle dimissioni la ritrovata continuità lavorativa dell’incaricato appare una ‘coincidenza’ la cui probabilità è pari a quella di una vincita al lotto. Riconosciamo le capacità manageriali del dottor Cencetti ma sarebbe stato gradito un diverso percorso nella selezione e un'adeguata riparametrazione delle risorse assegnate, anche in considerazione del periodo di crisi, economica e territoriale (leggi terremoto), che stiamo vivendo. Il Governo – ha detto nelle scorse ore il ministro Piero Giarda – per quest’anno intende recuperare alla sanità 1,5 miliardi di euro. Sarebbe bene che vigilasse innanzitutto sulla trasparenza di collaborazioni e incarichi. Il vizio italico di utilizzare il pubblico come bene di compensazione politica è sempre in agguato».

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