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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Straordinari programmati per gli agenti delle volanti? E' una vendita di illusioni»

Il sindacato Siap: il Questore di Piacenza, nonostante la contrarietà di più sindacati sfavorevoli all’orario di servizio 20/23 come straordinario programmato, ha avallato il provvedimento in barba alle direttive del riposo psicofisico e a tutte quelle norme che regolano il rischio stress di personale armato

«Prendiamo atto che il Questore di Piacenza, nonostante la contrarietà di più sindacati sfavorevoli all’orario di servizio 20/23 come straordinario programmato da effettuare in divisa (da effettuarsi dopo sei ore di volante nella stessa giornata nonostante lo stesso personale, il giorno successivo, dovrà effettuare servizio di volante di mattina e a seguire la notte) ha avallato il provvedimento in barba alle direttive del riposo psicofisico e a tutte quelle norme che regolano il rischio stress di personale armato». Lo afferma in una nota il segretario provinciale del sindacato di polizia Siap di Piacenza, Sandro Chiaravalloti. 

«Il personale - si legge nella nota - se dovessero venire a mancare i requisiti psicofisici, verrebbe licenziato per patologie che poi la stessa amministrazione sarebbe restia a riconoscere come dipendenti dal servizio. Del resto il fenomeno suicidi nelle forze di Polizia è da sempre a mio parere sottovalutato mentre ai cittadini che hanno armi in detenzione si chiedono certificati medici. Una determinazione che, tra l’altro, è a nostro parere inutile in quanto ad aderirvi sono pochissime persone: se andrà bene tale servizio si svolgerà due volte al mese, e nel migliore dei casi quattro. Certo è che, visti taluni proclami, in tutta l’estate con questo servizio di così vitale importanza i reati predatori dovranno essere debellati (non ci sono più scusanti). I cittadini possono stare sereni e godersi le vacanze». 

Conclude la nota: «Ancora una volta, e mi dispiace dirlo, in questa città a differenza di tante altre, la vendita di illusioni è dominante a quelle che devono essere le vere esigenze. Ma se qualcuno pensa che il Siap si fermi qua, ha sbagliato di grosso: la salute dei colleghi è un diritto dominante per il Siap, perché non ci si deve ricordare che siamo armati solo quando fa comodo. La sicurezza dell’apparire in questa città, come avevo previsto, ha dato i risultati che oggi tutti toccano con mano. Apparire è sempre più facile che essere e la rotta non cambia».

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