Tassa di soggiorno, Giorgetti (Federalberghi): «E' da abolire»
«Sui territori si discute ancora di tassa di soggiorno in un periodo in cui calano i fatturati delle imprese e continuiamo a perdere quote di mercato»
La tassa di soggiorno è stata oggetto di discussione dell'amministrazione comunale di Piacenza alcuni mesi fa: sarebbe stato proposto il pagamento della quota giornaliera per i turisti che soggiorneranno nella nostra città.
«Sui territori si discute ancora di tassa di soggiorno – dichiara il Presidente di Federalberghi Emilia Romagna, Alessandro Giorgetti - in un periodo in cui calano i fatturati delle imprese e continuiamo a perdere quote di mercato.
Siamo e saremo sempre contrari alla tassa di soggiorno – continua Giorgetti – che così com’è concepita ha finito più che altro per finanziare, in questi anni, le casse degli enti locali, con pochi veri interventi sul turismo. Con una tassa applicata a macchia di leopardo si creano degli svantaggi competitivi tra destinazioni vicine, in una fase in cui la domanda turistica deve essere sostenuta e consolidata.
Se davvero esiste il problema di finanziare le maggiori spese che i Comuni a vocazione turistica devono sostenere, questo problema va risolto nell’ambito dei tributi già esistenti, e non introducendone di nuovi. Per questo – aggiunge Giorgetti – è giusto ipotizzare, come abbiamo sempre sostenuto, una compartecipazione al gettito dell’Iva, che possa poi essere trattenuto e reinvestito sul territorio coinvolgendo in maniera significativa le categoria nella scelta degli interventi. La tassa di soggiorno si può, anzi si deve, abolire - conclude Giorgetti – se si vuole davvero far crescere il nostro turismo».