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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Lugagnano Val D'Arda

Tentato omicidio di Lugagnano, l’imputato agli arresti domiciliari

Il giudice lo ha scarcerato e ha disposto anche il braccialetto elettronico. Accolta la richiesta della difesa

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico. Il giudice Gianandrea Bussi ha accolto la richiesta di arresti domiciliari, a casa della madre, per Federico Rossi, il 25enne accusato di tentato omicidio premeditato, sequestro di persona e stalking. Secondo le accuse, il 24 luglio del 2015, il giovane avrebbe picchiato e tentato di uccidere, prendendola per il collo, una ragazza con la quale aveva avuto una relazione. La 29enne, dopo una terribile serata, era riuscita a divincolarsi gettandosi dall’auto in corsa in piazza a Lugagnano, sotto gli occhi di alcuni testimoni. Il ragazzo era poi stato arrestato dai carabinieri, su disposizione del pm Matteo Centini.

Nell’ultima udienza del processo, il difensore del giovane, l’avvocato Claudia Pezzoni (Foro di Parma) aveva avanzato al collegio giudicante la richiesta di arresti domiciliari, sostenendo che non sussisteva più la pericolosità sociale del suo assistito. Inoltre, una relazione dello psichiatra - perizia commissionata dalla stessa difesa - aveva già evidenziato come, per problemi di salute, il 25enne fosse incompatibile con la detenzione in carcere. A questa richiesta si erano opposti sia il pm Centini, sia l’avvocato di parte civile della vittima, l’avvocato Mara Tutone.

Il processo sta avviandosi alla conclusione e a fine febbraio è prevista una nuova udienza nella quale saranno ascoltati altri testimoni, dell’accusa e della difesa, e sarà sentito anche l’imputato.

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