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Cronaca Via Roma

Tentato omicidio in via Roma: 2 arresti. Arrivano "Le Iene" di Italia 1

Due giovani ecuadoriani sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio. Sarebbero infatti i responsabili del gravissimo ferimento di un loro connazionale. Del caso si è interessata anche la trasmissione "Le Iene" di Mediaset

Anche a Piacenza è forte la presenza delle bande latinoamericane. Soprattutto di quelle storiche, i Latin King e i Netas. C'è infatti esclusivamente la rivalità tra fazioni contrapposte all'origine della brutale aggressione che la sera del 3 marzo ha causato ferite gravissime a un ecuadoriano di 27 anni sfregiato in profondità al volto con una bottiglia rotta.

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Ma i carabinieri del Nucleo investigativo hanno arrestato i due responsabili. Sono due ecuadoriani di 21 e 26 anni, un corriere espresso e un facchino, appartenenti alla fazione dei Netas, che sono stati arrestati all'alba del 14 marzo per tentato omicidio e lesioni in concorso grazie all'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pm di Piacenza Emilio Pisante. Lo spunto investigativo è arrivato da un servizio girato dalla trasmissione "Le Iene" di Italia Uno, e che verrà trasmesso la sera del 15 marzo. Il giornalista Luigi Pelazza si trovava infatti a Piacenza, agli inizi del mese, proprio per documentare con lo stile aggressivo e di inchiesta de Le Iene, la rivalità tra le gang nella nostra città.

Tra gli intervistati c'era anche il 27enne, appartenente ai Latin King, che qualche giorno dopo è stato brutalmente aggredito senza motivo in via Roma. "Il ragazzo - dice Pelazza - aveva lanciato un appello per cessare le ostilità tra le due fazioni". I carabinieri, che hanno ricevuto la denuncia, hanno contattato la redazione di Mediaset che ha messo a disposizione del capitano Rocco Papaleo e dei suoi uomini non solo l'intervista alla vittima, ma anche quella agli aggressori che hanno ammesso di aver agito per rivalità con i connazionali.

Da lì sono partite le indagini che hanno portato a identificare i due aggressori. All'alba dei 14 marzo sono stati raggiunti nelle loro abitazioni in via Roma e in via Gadolini e portati in carcere. "Abbiamo in corso altri accertamenti per capire se la droga possa essere il vero motivo di attrito tra le due fazioni rivali - spiega Papaleo - In questo caso va fatto un plauso all'autorità giudiziaria per la celerità nel concedere le misure cautelari. Questo ha evitato che nascesse una ritorsione e una conseguente guerra tra gang a Piacenza. Stiamo tutelando anche le famiglie delle due vittime".

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