Aspettava i ragazzini, ne prendeva di mira uno e lo rapinava di poche decine di euro. In carcere con l'accusa di rapina, lesioni, furto con destrezza, e porto abusivo di oggetti atti all'offesa è finito un 22enne albanese pregiudicato e nulla facente che negli ultimi mesi ha seminato il terrore nella zona della stazione.

Le sue vittime erano ragazzini dai 16 ai 18 anni. Decine le denunce a suo carico, undici le rapine accertate dalla squadra mobile guidata dal commissario capo Serena Pieri e dalla Polfer dell'ispettore superiore Salvatore Altieri. Il giovane, già in carcere per una rapina avvenuta nel dicembre 2017, è stato raggiunto, al termine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna, dalla misura cautelare. 

Li aspettava, li avvicinava mentre salivano o scendevano dal bus e poi li strattonava per avere i soldi che tenevano nel portafoglio, in un caso un ragazzino aveva osato ribellarsi, era stato colpito ed era stato medicato in pronto soccorso, in altri casi usava un tagliacarte per convincere la vittima di turno a non reagire. Il bottino, ogni volta, era di 15 o 20 euro, per arrivare in alcuni casi a 50. Da luglio a settembre 2017 è riuscito a rapinare undici persone. I poliziotti, anche grazie alle telecamere e alle testimonianze delle vittime, sono risaliti al giovane.