Tinche e carpe nel mirino dei bracconieri, sequestrate quattro "trappole" illegali trovate nel Po

Tinche e carpe nel mirino dei bracconieri lungo il Fiume Po. A Villanova, nella lanca di parco Giarola, sono state ritrovate dai volontari di Carp Fishing Italia e Accademia Kronos di Piacenza quattro grosse “trappole” per catturare queste specie. «Durante uno dei tanti servizi di perlustrazione – spiega il dirigente Alessandro Gambazza – in una zona piuttosto impervia nella lanca Giarola, abbiamo trovato quattro cordini fissati alla riva, con all’estremità una lenza e più ami tenuti insieme ad un collante; oltre ad una serie di ardiglioni piuttosto grossi che avrebbero avuto un impatto notevole sul pesce che abboccava».

Il materiale è stato sequestrato e in collaborazione con la polizia provinciale sono stati elevati verbali contro ignoti. Durante il servizio, oltre a Gambazza erano presenti Mauro Beghi e Andrea Borlenghi, rispettivamente presidenti delle due associazioni di volontariato. «Non ho mai visto una cosa del genere in vent’anni di attività. Questa è una zona protetta perché costituiscono l’habitat nel quale questi pesci nostrani come le tinche, il luccio e le carpe si riproducono. L’attività di bracconaggio comporterebbe un loro spopolamento» - ha concluso Gambazza.