rotate-mobile
Cronaca Caorsana / Strada dei Dossarelli

Cinque ore di protesta davanti alla Tnt: «Ci trattano peggio delle bestie»

E' riesplosa di nuovo la protesta di una parte di lavoratori nordafricani della Tnt piacentina. Ieri sera hanno scioperato e urlato davanti alla sede per più di 5 ore. Denunciano: «Ci trattano peggio delle bestie»

C'è rabbia, disperazione, delusione e stanchezza negli occhi dei 150 lavoratori nordafricani della Tnt che il 14 luglio, hanno protestato (di nuovo) davanti alla sede dell'azienda alla Caorsana, sostenuti dal sindacato autonomo Cobas e dal Prc di Piacenza. Denunciano le condizioni disumane, i ricatti, che a detta loro, subiscono all'interno dell'azienda, la non applicazione del contratto nazionale di lavoro e la busta paga falsa (ossia una cifra molto bassa dichiarata mentre il resto dello stipendio verrebbe pagato fuori busta, in nero).

1. IL VIDEO DELLA PROTESTA: PARLANO I LAVORATORI

2. IL VIDEO DELLA PROTESTA: I LAVORATORI MOSTRANO LA LORO BUSTA PAGA

LA PRECEDENTE MANIFESTAZIONE

La manifestazione, non autorizzata, iniziata verso le 20.30, stava rischiando di arrivare allo scontro diretto con la polizia (un reparto della celere era già arrivato da Milano per lo sgombero) ma tutto è stato scongiurato dalla mobilitazione del sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino e da un tam-tam di telefonate tra esponenti politici. Insomma probabilmente il sottosegretario Giachino lunedì prossimo dovrebbe venire a Piacenza per aprire un tavolo di trattativa e di conciliazione per risolvere o almeno arginare una situzione che ha tutta l'aria di voler degenerare. Le due coop Stella e Vega che forniscono i lavoratori alla Tnt tratteranno con il sindacato autonomo dei Cobas. A dare man forte e sostegno ai lavoratori in protesta, oltre ai Cobas, anche una trentina di persone del centro sociale Vittoria di Milano, i ragazzi del Nap (Netwoek antagonista piacentino) e il Prc piacentino con Carlo Pallavicini.

I lavoratori della Tnt in protesta

Alla fine, dopo 5 ore di slogan (uno su tutti: "Busta paga falso"), di canti, di urla davanti ai cancelli della multinzionale gli extracomunitari se ne sono andati confidando e sperando nell'incontro della settimana prossima. Sul posto la Digos di Piacenza e i carabinieri. Verso l'una di notte è arrivato anche il questore Calogero Germanà che ha parlato con i manifestanti.

COSA CHIEDONO - I ragazzi della Tnt chiedono l'applicazione del contratto nazionale ma non solo, anche condizioni più umane: «Ci trattano come le bestie - dicono - possiamo andare in bagno una volta al giorno, c'è un solo bagno per 300 persone. Ci chiedono il permesso di soggiorno ogni volta che entriamo e usciamo dai cancelli, non possiamo usare la mensa e dobbiamo mangiare fuori, per terra. Non ce la facciamo più. Inoltre, veniamo qui alle 5 di mattina e aspettiamo di essere chiamati, anche delle ore e se non c'è lavoro torniamo a casa senza aver lavorato e senza soldi. C'è gente che arriva da Milano per sperare di lavorare e poi se ne deve tornare a casa senza un soldo dopo aver aspettato un giornata intera o sotto il sole o la pioggia».

 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinque ore di protesta davanti alla Tnt: «Ci trattano peggio delle bestie»

IlPiacenza è in caricamento