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Cronaca

Truffa alle assicurazioni, al via il maxiprocesso: 74 persone chiedono di patteggiare

Si sono ritrovate alla scuola di polizia le 149 persone - anche se non tutte erano presenti - accusate di truffa alle assicurazioni e falso in atto pubblico, per aver intascato soldi dopo aver messo in scena falsi incidenti stradali

Si sono ritrovate alla scuola di polizia le 149 persone - anche se non tutte erano presenti - accusate di truffa alle assicurazioni e falso in atto pubblico, per aver intascato soldi dopo aver messo in scena falsi incidenti stradali. E’ la prima volta che un processo viene spostato al di fuori del Tribunale, per motivi di spazio. Davanti al giudice per l’indagine preliminare, Maurizio Boselli (gli altri gip erano incompatibili perché aveva già agito in altri momenti del processo, venendo a conoscenza degli atti) 74 di loro hanno chiesto di patteggiare. Gli irreperibili sono 14: in base alla legge del 2014, se non saranno trovati, per loro il processo continuerà a essere rinviato, fino a che non arriverà la prescrizione. Insomma, la faranno franca. Rimangono 61 persone, le quali, alla prossima udienza, potranno chiedere o il rito abbreviato o discutere il loro eventuale rinvio a giudizio per il processo. Il pubblico ministero Emilio Pisante aveva inviato le richieste al Gip di Piacenza nell’ambito della maxi indagine sulle truffe alle assicurazioni a Piacenza, attraverso finti incidenti stradali, che era stata condotta dai carabinieri di Rivergaro nel giugno di due anni fa. Per sette degli indagati, tra cui anche un avvocato, l’accusa era di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Per gli altri invece all’accusa di truffa si aggiunge anche quella di falso in atto pubblico. Gli incidenti che sono finiti nel corposo fascicolo della Procura della Repubblica di Piacenza sono 130, per un ammontare di circa un milione di euro di risarcimenti. Lo scorso 16 dicembre, i primi 97 imputati avevano patteggiato pene comprese fra i due e i tre anni di reclusione. Alla fine di marzo, quattro delle presunte menti dell'organizzazione sono state condannate a pene pesanti: per tre di loro 12 anni e per l'ultimo 5. Il giudice ha anche disposto, a favore delle sette compagnie raggirate, un provvisionale di un milione di euro. I carabinieri di Rivergaro scoprirono per caso il grande raggiro ai danni delle assicurazioni nel 2014, durante un’inchiesta sul traffico di stupefacenti. Per fingere di essere rimasti feriti o vittime di falsi incidenti stradali, gli “attori” percepivano una cifra intorno ai mille euro. E molti di loro, tanti i piacentini che si sono prestati al gioco, sono incensurati. Al resto ci pensavano gli avvocati, considerati le menti del raggiro e che saranno processati, fiduciari senza scrupoli delle assicurazioni e medici compiacenti che redigevano documenti che attestavano falsi danni fisici.

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