Truffano un fornitore con assegni scoperti: denunciati
Hanno emesso assegni scoperti per 11mila euro, truffando un fornitore piacentino che, sulla fiducia, continuava a dar loro materiale per le pulizie. Sono stati denunciati dai carabinieri per truffa, così, due uomini di origine napoletana di 44 e 42 anni. Alla richiesta di spiegazioni, si erano resi irreperibili
In tempi di recessione, avevano trovato un modo sicuro per non far lievitare i costi di fornitura della propria attività: non pagare. O meglio, fare finta di pagare con assegni postdatati. Che, inevitabilmente, si appoggiavano a conti correnti sguarniti e senza un euro.
Il loro trucco, però, è stato ben presto segnalato ai carabinieri della compagnia di Bobbio, che li hanno denunciati per truffa in concorso ed emissione di assegni a vuoto. Nei guai sono finiti due venditori di origine napoletana di 44 e 42 anni, con piccoli precedenti. Vittima un grossista piacentino.
I due avevano un'attività di vendita di materiale da pulizia. Il più giovane dei due, qualche tempo fa, contatta il fornitore di Piacenza, presentandogli l'amico, e dicendogli che quest'ultimo avrebbe voluto collaborare con lui. Per ingolosirlo, gli offrono subito il pagamento di una grossa fornitura di materiale: «Gli assegni, però - avrebbero detto al piacentino -, li facciamo postdatati». Per il fornitore non ci sono problemi.
Ma la coperta è corta. I due continuano a richiedere materiale, emettendo assegni dal valore nullo. Si arriva a 11mila euro. Giunta la data della riscossione del primo assegno, il piacentino ha l'amara sorpresa: è scoperto. Tutti i titoli s'appoggiano a conti correnti vuoti. L'uomo cerca di rintracciare i due, ma si rendono irreperibili. Truffato di migliaia di euro di materiale, si rivolge così ai militari dell'Arma.
In foto, nel mezzo, il capitano Fabio Longhi
Il loro trucco, però, è stato ben presto segnalato ai carabinieri della compagnia di Bobbio, che li hanno denunciati per truffa in concorso ed emissione di assegni a vuoto. Nei guai sono finiti due venditori di origine napoletana di 44 e 42 anni, con piccoli precedenti. Vittima un grossista piacentino.
I due avevano un'attività di vendita di materiale da pulizia. Il più giovane dei due, qualche tempo fa, contatta il fornitore di Piacenza, presentandogli l'amico, e dicendogli che quest'ultimo avrebbe voluto collaborare con lui. Per ingolosirlo, gli offrono subito il pagamento di una grossa fornitura di materiale: «Gli assegni, però - avrebbero detto al piacentino -, li facciamo postdatati». Per il fornitore non ci sono problemi.
Ma la coperta è corta. I due continuano a richiedere materiale, emettendo assegni dal valore nullo. Si arriva a 11mila euro. Giunta la data della riscossione del primo assegno, il piacentino ha l'amara sorpresa: è scoperto. Tutti i titoli s'appoggiano a conti correnti vuoti. L'uomo cerca di rintracciare i due, ma si rendono irreperibili. Truffato di migliaia di euro di materiale, si rivolge così ai militari dell'Arma.
In foto, nel mezzo, il capitano Fabio Longhi