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Cronaca

"Uberto Pallastrelli, l'ultimo ritrattista": alla Banca di Piacenza la mostra curata da Sgarbi

Vittorio Sgarbi cura a Piacenza la grande mostra "Uberto Pallastrelli (1904-1991) l’ultimo ritrattista", allestita dalla Banca di Piacenza nelle sale di Palazzo Galli dal 20 dicembre al 17 gennaio 2016

Vittorio Sgarbi cura a Piacenza la grande mostra "Uberto Pallastrelli (1904-1991) l’ultimo ritrattista", allestita dalla Banca di Piacenza nelle sale di Palazzo Galli (in Via Mazzini, 14) dal 20 dicembre al 17 gennaio 2016.
La mostra lo definisce già nel titolo l’ultimo ritrattista perchè Pallastrelli fu il ritrattista delle maggiori personalità e della migliore aristocrazia inglese e italiana del Novecento. Davanti alle sue tele, lavorate quasi sempre a spatola, posarono nel corso degli anni la regina Elisabetta II, la principessa di Piemonte Maria Josè, il re della Libia Idris I, gli Agnelli, la Begum, l'Aga Khan, Anita Ekberg e l’armatore Onassis, che lo ospitò sul suo panfilo per farsi ritrarre e per fargli eseguire i ritratti dei suoi figli.

Formatosi all'Istituto d'Arte Gazzola di Piacenza – sotto la guida di Ghittoni e di Nazzareno Sidoli – e all'Accademia di Brera di Milano, Pallastrelli perfezionò la propria tecnica a Parigi prima di trasferirsi – alla metà degli anni Trenta del secolo scorso – a Venezia, dove si impose in breve tempo grazie alle sue straordinarie doti di ritrattista, apprezzate anche alle Biennali del 1938 e del 1942. Dopo Venezia, Pallastrelli soggiornò ed operò a lungo in Inghilterra, in Sud America, negli Stati Uniti e in Francia, raccogliendo ovunque unanimi consensi, sia di critica che di pubblico.

Quando rientrò in Italia, visse a Santa Margherita Ligure, alternando il lavoro artistico tra la Riviera di Levante e il suo studio romano a Fontana di Trevi, che negli anni Sessanta divenne meta di illustri personaggi del mondo dell’industria, della politica, dell’aristocrazia e dello spettacolo, tutti desiderosi di farsi immortalare su tela dal grande ritrattista piacentino.

In mostra a Palazzo Galli – oltre all’esposizione di numerosi ritratti e di opere di altro tema – è stato anche ricostruito lo studio che l'artista piacentino ebbe nella città eterna.
Uberto Pallastrelli morì nel 1991 a Santa Margherita Ligure.
Grazie alla Banca di Piacenza, il genio artistico di questo grande ritrattista – conosciuto ed apprezzato in diverse parti del mondo – verrà celebrato per la prima volta anche nella sua terra natale.

Uberto Pallastrelli (1904-1991), l'ultimo ritrattista

Mostra promossa e organizzata dalla Banca di Piacenza
Mostra a cura di Vittorio Sgarbi e di Laura Soprani, Carlo Ponzini, Robert Gionelli
Piacenza - Palazzo Galli (via Mazzini, 14), dal 20 dicembre 2015 al 17 gennaio 2016
(giorni di chiusura: 24 e 25 dicembre e 1 gennaio)
Dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19. Sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
Ingresso libero alla Mostra per i soci e i clienti della Banca
Per i non clienti, ingresso con biglietto nominativo richiedibile a qualsiasi sportello dell'Istituto
Visite guidate per scuole e associazioni (prenotazioni: tel. 0523.542137 – relaz.esterne@bancadipiacenza.it) 

locandina "Uberto Pallastrelli, l'ultimo ritrattista"-2

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