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Cronaca Via Beverora

In carcere il nigeriano che ha pestato la moglie incinta salvata da alcuni senzatetto

E' finito in manette con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e una denuncia per lesioni il nigeriano di 31 anni che nella serata di domenica 17 maggio è stato fermato in strada in viale Beverora prima che massacrasse di botte la moglie 28enne. Si trova in carcere

E' finito in carcere il nigeriano 31enne che nella tarda serata del 17 maggio ha brutalmente picchiato la moglie incinta. Il giudice Maurizio Boselli ha convalidato l'arresto della polizia, per resistenza e violenza, e ha deciso la custodia cautelare in carcere perché l'uomo potrebbe essere pericoloso per la moglie. La custodia è stata chiesta dal pm Antonio Rubino, mentre il difensore, l'avvocato Ilaria Zedda ha chiesto tempo per preparare il caso. Lo scoppio di violenza - di cui il nigeriano ha dichiarato di non ricordare nulla, anche perché aveva bevuto molto - è avvenuto in via Beverora verso l'una. A fare le spese dell'aggressione è stata la moglie 28enne del nigeriano, sceso in strada semisvestito e urlante.

Una scena terribile si è presentata davanti alle prime persone che sono intervenute: oltre che a picchiarla, l'uomo stava sferrando calci al ventre della donna incinta. Senza perdersi d'animo, alcuni senzatetto sono intervenuti proteggendo la donna e bloccando l'immigrato che poi è stato preso in consegna dalla polizia. Ma la furia, dovuta anche all'alcol, si è scatenata anche contro gli agenti della Volante e un poliziotto è stato medicato al pronto soccorso per alcuni calci: ha riportato una prognosi di 5 giorni. Non si sa che cosa abbia fatto scattare la violenza verso la donna, e verso il loro primo figlio, se l'alcol o la situazione familiare. Il nigeriano, che è un saldatore, è senza un impiego e svolge solo piccoli lavori.

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