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Cronaca Stradone Farnese / Via San Siro

Un confronto tra esperti a 18 anni dal clamoroso furto del Klimt a Piacenza

Il Ritratto di signora dell'artista austriaco, rubato il 19 febbraio del 1997, sarà al centro di una mostra allestita alla Ricci Oddi e di un dibattito il 20 febbraio

Si torna a parlare del famoso quadro “Ritratto di signora” di Gustav Klimt, rubato a Piacenza il 19 febbraio del 1997 e che è in cima alle opera d’arte più ricercate in Italia e nel mondo. Di recente le indagini erano state riaperte dai carabinieri dopo il ritrovamento di un'impronta digitale sulla cornice.
La Galleria d’arte moderna Ricci Oddi ha infatti organizzato per venerdì 20 febbraio una mostra dedicata a questo capolavoro e alla sua interminabile e controversa vicenda. La mostra si intitola infatti “Storia di un ritrovamento e di una scomparsa”.
Alle 15 è prevista l’inaugurazione, e alle 16,30 un dibattito sul furto di opere d’arte dal titolo: “Capolavori rubati. Il Ritratto di signora di Gustav Klimt e i furti d'arte fra storia e mercato”. L’incontro, moderato dal giornalista Ludovico Lalatta, vedrà la partecipazione di Francesca Bacci, storica dell'arte (Capolavori contesi e cornici vuote: appunti per una storia dei furti d'arte), del capitano dei carabinieri Ciro Imperato, comandante Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna (L'Arma per l'arte), e di Claudia Maga, autrice del ritrovamento del Ritratto di ragazza.
Nell'occasione verrà presentato il volume “L’acqua dei diamanti” di Claudia Erao e vi sarà anche la partecipazione del prof. Giovanni Marchesi e della classe III L del Liceo Scientifico Respighi.

IL FURTO - Il “Ritratto di signora” venne rubato il 19 febbraio del 1997, durante il trasloco della galleria per i lavori di ristrutturazione. Ma non si capì mai con precisione se venne fatto uscire dal tetto (la cornice venne trovata vicino al lucernario) o se i ladri passarono dall’ingresso principale. Le indagini furono eseguite dai carabinieri del Reparto operativo di Piacenza e si arrivò a indagare sui custodi della galleria, la cui posizione venne però ben presto archiviata dal gip per mancanza di prove.
Da allora sono tante le piste investigative seguite dai carabinieri, alcune delle quali avevano portato anche all’estero sulle tracce di noti trafficanti d’arte. Ma la “Signora” rimane ancora oggi un caso irrisolto.

LA STORIA - Il “Ritratto di signora” rubato a Piacenza nel 1997 fa parte di un gruppo di ritratti femminili eseguiti da Gustav Klimt (Vienna 1862-1918) negli ultimi anni della sua attività (tra il 1916 e il 1918), alcuni dei quali rimasti incompiuti: le altere e inaccessibili donne-idolo del “periodo d’oro” lasciano ora il posto a spigliate e argute donne moderne o a languide e di- stratte signore, come quella della collezione piacentina.
Nei ritratti e nei molti disegni di questi anni il pittore austriaco dimostra una nuova attenzione per il volto e la sua espressività, con una riduzione dell’elaborato contesto decorativo.
Nel 1997, poco prima del furto, era stato scoperto sotto questo ritratto, proprio da una studentessa piacentina, un altro “Ritratto di signora”, realizzato da Klimt nel 1910, esposto a Dresda nel 1912, pubblicato nel 1927 e da allora dato per disperso.

IL MISTERO - IL KLIMT CONTRAFFATTO SPEDITO A CRAXI AD HAMMAMET
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