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Cronaca

Un maniaco la attende nell'androne e tenta l'abuso: arrestato un algerino

E' l'incubo di ogni donna quello purtroppo vissuto nella realtà, questa notte, da una donna piacentina di 47 anni che abita in centro, e che al suo rientro a casa è stata aggredita da uno sconosciuto che è sbucato dal nulla, nel buio, dentro l'androne del palazzo. Alla fine però la polizia lo ha trovato e arrestato

E’ l’incubo di ogni donna quello purtroppo vissuto nella realtà, questa notte, da una donna piacentina di 47 anni che abita in centro, e che al suo rientro a casa è stata aggredita da uno sconosciuto che è sbucato dal nulla, nel buio, dentro l’androne del palazzo. Alla fine però la polizia lo ha trovato e arrestato: si tratta di un algerino di 37 anni che è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale.

In questura spiegano che la piacentina è rientrata dal lavoro intorno all’una di notte. Appena aperto il portone del palazzo, è stata subito aggredita dallo straniero che era nascosto e che, molto probabilmente, la stava attendendo. L’uomo è riuscito a palpeggiarla nelle parti intime e ha cercato di stringerla, ma le grida di aiuto della vittima hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa che hanno chiamato il 113 mentre l’aggressore scappava a piedi in strada.

La polizia, raccolta una descrizione del maniaco, ha individuato poco dopo il 37enne (che ha alcuni precedenti) a piedi in centro e lo ha portato in questura, dove pare sia già stato riconosciuto dalla donna. Ora si trova in carcere alle Novate.

LA REAZIONE DELLA LEGA NORD -  “E ora quell’algerino torni a casa sua. Questa è l’immigrazione che combattiamo, quella di chi ha scambiato la nostra terra per un luogo da depredare e per una zona franca dell’illegalità”.

Il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli esprime il proprio “sdegno” per il tentato stupro perpetrato ieri sera da un africano 37enne ai danni di una donna 47enne, in pieno centro città.

“Ci aspettiamo una pena esemplare, che sia di monito a tutti quegli immigrati che pensano di poter delinquere impunemente nel nostro Paese - dice l'esponente del Carroccio -. Ma ci aspettiamo anche una dura reazione da parte del sindaco Paolo Dosi, che fino ad oggi sul fronte sicurezza ha parlato tanto e fatto niente. Riteniamo inoltre che quanto accaduto sia il frutto marcio di certe culture che considerano la donna alla stregua di un oggetto e pensano di poterne disporre impunemente. Piacenza faccia sentire forte la propria indignazione. Solo con il coinvolgimento di tutti faremo scudo alla mala-immigrazione, che certa sinistra cerca di difendere a tutti i costi”.

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