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Cronaca

Unità cinofila, se ne riparlerà dopo il 2018

Al momento per ragioni di bilancio è stata rinviata la predisposizione del servizio con il cane per la Polizia Municipale

L’unità cinofila per la Polizia Municipale (ovvero il supporto di un cane addestrato, utile per una serie di operazioni di prevenzione) deve aspettare. Il tema, molto caro alla Lega Nord e all’assessore alla sicurezza Luca Zandonella (era nel programma di centrodestra che ha vinto le Comunali del 2017), sarà rinviato almeno di un anno. Nel bilancio previsionale approvato lunedì 26 febbraio non c’è spazio per questa voce. A sottolinearlo è stato il consigliere comunale di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi, che ha sempre criticato questa proposta della Lega, ritenuta molto dispendiosa e poco produttiva. «Sono troppi 107mila euro per una sola unità cinofila, meglio destinare questi soldi altrove» - spiega Rabuffi -. L’Amministrazione, per far quadrare i conti, ha pensato di rivedere la data di inizio di questa attività, che non sarà sicuramente nel 2018. Si dovrà aspettare almeno il prossimo bilancio per questo servizio. «Comunque – replica a Rabuffi l’assessore Zandonella -, l’unità cinofila non costa 107mila euro come detto dal consigliere di "Piacenza in Comune". I 107mila euro citati da Rabuffi riguardano una serie di attività che riguardano la Polizia Municipale, non solo l’unità cinofila. Questa costa in realtà 14mila euro il primo anno per l’attivazione e poi 4mila euro (sempre all’anno) per i successivi. Quest’anno non riusciamo a introdurre questa opportunità, che sarebbe molto utile alla nostra polizia locale, ma contiamo di farlo in futuro».

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