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Cronaca

Vaccinazioni, due pediatri: «Troppa disinformazione, rivolgetevi agli esperti»

Gregori: «Il dissenso verso i vaccini va combattuto con l'informazione. Bisogna parlare di cosa sono le malattie per cui ci si vaccina perché la gente non ricorda più la pericolosità di queste situazioni. I genitori dei bambini extracomunitari sono i più propensi a far vaccinare i figli proprio perché hanno ben presente il pericolo che si corre non facendolo»

Nel pomeriggio di lunedì 19 ottobre nell'ambulatorio pediatrico di via Conciliazione si è parlato di vaccinazioni. Oltre ai due pediatri Roberto Sacchetti e Giuseppe Gregori, sono intervenuti anche i consiglieri regionali Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari. 

Tarasconi e Molinari sono i firmatari della risoluzione che propone alla Giunta di attivarsi per una maggiore informazione, ampliare le vaccinazioni gratuite e per la revisione della delibera regionale del 2013 sull'inadempienza delle vaccinazioni obbligatorie. 

«Bisogna promuovere - afferma la Tarasconi -  una campagna di informazione che raggiunga i nuclei familiari oltre che gli operatori sanitari. Inoltre è necessaria una revisione della delibera regionale del 2013 sull'inadempienza alle vaccinazioni. Venturi ha fatto la proposta di non ammettere i bambini a scuola se non ci sono alcune vaccinazioni, questa cosa avviene già negli Stati Uniti». 

Il pediatra Giuseppe Gregori ha parlato della situazione nel nostro territorio: «La situazione nel Piacentino è buona ma non bisogna abbassare le guardia. Il dissenso verso i vaccini è in crescita in tutta Italia e va combattuto con l'informazione corretta, anche su internet. Bisogna parlare di cosa sono le malattie per cui ci si vaccina perché la gente non ricorda più la pericolosità di queste situazioni. Se esistesse un vaccino per l'ebola, tutti sarebbero contenti. Si è persa la percezione del rischio. Gli operatori sanitari per primi devono dare l'esempio: l'etica impone che i medici si vaccinino per esempio contro l'influenza per evitare di contagliare i pazienti». 

«I genitori dei bambini extracomunitari - continua Gregori - sono i più propensi a far vaccinare i figli proprio perché loro hanno ben presente il pericolo che si corre non facendolo».

Il congresso "Le vaccinazioni all'epoca dei social network" è previsto per il 7 novembre alla Fondazione di Piacenza e Vigevano: «Sempre più spesso i genitori - spiega Sacchetti - esprimono il disagio relativamente alle vaccinazioni: questo nasce da una disinformazione che viaggia spesso sulla rete. Abbiamo cercato un modo per ribaltare questa situazione. Misure come quella relativa al divieto di frequenza della scuola per i bambini non vaccinati vanno valutate bene: se impediamo l'accesso ai bambini che non hanno fatto le vaccinazioni obbligatorie, si perde l'importanza delle facoltative». 

Al convegno parteciperanno anche i dottori Maffini, Gregori, Sacchi, Conforti, Baldino e il sindaco di Piacenza. L'incontro sarà aperto anche alle famiglie: ci sarà una tavola rotonda con la dottoressa Pascucci che parlerà di effetti collaterali e sicurezza. 

«Il problema dell'immunità data dai vaccinni - continua Sacchetti - riguarda tutta la comunità. Vaccinando i nostri bambini garantiamo una protezione a tutta la società ma se non lo facciamo mettiamo a repentaglio sia i nostri figli che quelli degli altri. Se i tassi di copertura scendono al di sotto del 90%, come è successo in Romagna, siamo in pericolo». 

«Il rifiuto dei vaccino - dice Gregori - è dovuto alla paura. Circolano informazioni sbagliate: è uscito un articolo sul rapporto tra i vaccini contro il morbillo e  l'autismo ma poi si è rivelato contenente informazioni false».  

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