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Cronaca

Giardinetto al liceo scientifico, «Mentre si risistema, i vandali continuano a distruggere»

Gli Amici del Facsal: «Mentre l’Amministrazione inizia a riparare i danni, i vandali sono entrati ancora in azione distruggendo parte di un’altra delle sedute in marmo. Occorre mettere le telecamere. Dopo mesi di denunce non si è fatto ancora nulla»

«Mentre l’Amministrazione inizia a riparare i danni, i vandali sono entrati ancora in azione distruggendo parte di un’altra delle sedute in marmo. E’ evidente che non si possa continuare a riparare di giorno ciò che viene distrutto di notte, ma che sia arrivato il momento, per l’Amministrazione, di mettere in atto tutto quanto è possibile per punire i colpevoli che sino ad ora hanno potuto agire indisturbati». Così gli Amici del Facsal commentano l'ennesimo atto vandalico che riguarda i giardinetti accanto al liceo Respighi.

E continuano: «Abbiamo più volte chiesto l’installazione di telecamere di sorveglianza proprio per mettere fine a quello che sembra essere diventato il divertimento di persone con gravi problemi sociali e con atteggiamenti che a questo punto non si possono più definire sporadici e occasionali, ma tesi ad intimidire e lanciare messaggi di vera e propria sfida alla comunità. Sarebbe opportuno anche aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine, considerato che la violenza , la rabbia e la frustrazione che questi individui esprimono, con tali atteggiamenti vandalici, non è più possibile catalogarla quale semplice “bravata”».

Dopo mesi dalle nostre denunce, nulla è ancora stato fatto per individuare e punire i colpevoli ed oggi, ancora una volta, ci chiediamo a che servono i continui appelli degli amministratori rivolti alla cittadinanza al fine di ottenere collaborazione, se poi non si cerca di risolvere i problemi che puntualmente emergono. Questi episodi sono ancora senza un colpevole e nuovamente graveranno sulle casse comunali e sui cittadini; occorre quindi che i responsabili vengano, senza indugio, individuati ed obbligati a pagare i danni causati, quale segnale di una comunità che non è più disponibile ad accettare comportamenti così altamente incivili».

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