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Cronaca

Vandalizzata l’auto del sindaco: «Sorpresa, sporgo denuncia»

Amara sorpresa per Patrizia Barbieri dopo la cerimonia del 25 aprile in piazza Cavalli. Vandalizzata la sua auto in piazzetta Sant’Ilario. Solidarietà bipartisan al primo cittadino

Amara sorpresa, dopo la cerimonia del 25 aprile di piazza Cavalli, per il sindaco Patrizia Barbieri. La sua auto, quella personale (non la Giulietta dell’Alfa Romeo “istituzionale” del Comune) è stata vandalizzata da ignoti. L’auto si trovava parcheggiata in piazzetta Sant’Ilario. Al termine della messa in San Francesco, il primo cittadino ha scoperto che è finita nel mirino di qualche malintenzionato. «Sono un po’ sorpresa – fa sapere Barbieri dopo l’accaduto-, mi sono trovata il fanale dietro colpito da una martellata, direi che è un danneggiamento. Sto sporgendo denuncia in questo momento». 

«In mezzo a tante persone per bene – ha commentato l'accaduto anche Katia Tarasconi, candidata sindaco del centrosinistra alle elezioni - ci sono anche personaggi inqualificabili che vigliaccamente decidono di danneggiare l’auto del sindaco proprio durante la celebrazione in piazza. Un gesto penoso che si descrive da solo. A Patrizia Barbieri va tutta la mia solidarietà. Di certo per il danno materiale subìto, che per fortuna non è così grave, ma soprattutto per il fatto di essere stata presa di mira in quanto donna politica e rappresentante delle istituzioni. Questa cosa è inaccettabile. E proprio per questo spero che vengano individuati i responsabili». 

«L'altro giorno – interviene Stefano Cugini, candidato sindaco di Alternativa per Piacenza - ho riportato le ultime parole del Valoroso, prima di morire, colpito dal fuoco nemico alla battaglia di Monticello. Ecco, chiunque sia/no stato/a/i il/la/i cretino/a/i (così non dimentichiamo nessuno), spero solo non si dichiari antifascista, perché un gesto del genere é il contrario dei valori della resistenza, incentrati su libertá e democrazia. Un gesto stupido e vile, da squadraccia. Solidarietà umana a un rappresentante delle istituzioni figlie della lotta di liberazione, che osteggio sul piano politico, ma riconosco e difendo come mio Sindaco, eletto per volere dei cittadini. Speriamo in qualche telecamera, così capiremo il chi e il perché, evitando inutili strumentalizzazioni».

Anche la “Lega Salvini Premier” di Piacenza ha espresso vicinanza al primo cittadino. «Piena solidarietà al nostro Sindaco Patrizia Barbieri, vittima di un vile atto vandalico ai danni della sua automobile. Questi gesti ci danno ancora di più la forza di lavorare per il bene dei piacentini. La violenza non è mai la soluzione. Siamo consapevoli che il futuro della nostra città deve essere improntato al buon governo e alla concretezza, lontani da violenze e gesti ignobili come questo». 

«Ad incendiare gli animi – ha aggiunto il deputato Tommaso Foti (Fd’I) - si ottiene che qualche spirito bollente confonda il credo politico con la violenza. Non stupisce e capiterà ancora. I cattivi maestri non possono che allevare discepoli peggiori. Evidentemente a qualcuno non è andato giù il discorso istituzionale del sindaco Barbieri. Volevano il comizio di parte e di fuoco e, magari dopo di lei, lo hanno anche avuto. E quindi, come da copione, dopo l’eccitazione ci vuole l’esaltazione. E allora cosa di meglio che prendersela con l’incolpevole auto (non blu, ma personale) del sindaco Barbieri, persona a cui va la piena solidarietà di Fratelli d’Italia? Se poi il gesto nulla ha a che fare con gli ideali di democrazia e libertà propri del 25 aprile, poco importa ai violenti in servizio permanente effettivo. D’altra parte sono gli stessi che tifano per Putin e per la distruzione dell’Ucraina. Quindi…».

Il Movimento 5 Stelle esprime piena solidarietà a Patrizia Barbieri. «Apprendiamo del gesto, opera dei soliti idioti, a danno dell'auto del nostro sindaco Barbieri. Spiace ancora di più in un giorno tanto importante che stavamo festeggiando tutti assieme nella nostra piazza». 

«Esprimiamo al sindaco Patrizia Barbieri il nostro abbraccio di solidarietà per un gesto vigliacco ed intollerabile che nega quei sentimenti di rispetto reciproco e di libertà che questa giornata dovrebbe ispirare”. I consiglieri del centrodestra del Comune di Piacenza esprimono così il proprio biasimo per «l’esecrabile gesto di cui è stato vittima il Sindaco Patrizia Barbieri, a cui è stata vandalizzata la vettura durante lo svolgimento della cerimonia del 25 Aprile». «A Patrizia – continuano – che anche nel suo intervento pubblico di oggi ha saputo toccare le corde più intime e pure della solidarietà, della fratellanza, dell’umanità, rinnoviamo il nostro incoraggiamento e il nostro totale sostegno».

«L'atto di vandalismo contro l'auto del Sindaco è inqualificabile - così Carlo Berra e Renza Malchiodi a nome del Pd commentano quanto avvenuto questa mattina ai danni dell'auto di Patrizia Barbieri - mentre in Piazza Cavalli si teneva una partecipata e tranquilla festa della democrazia in occasione della ricorrenza del 25 Aprile, che qualcuno abbia pensato di agire "nell'ombra" per un atto insensato individuando l'auto da colpire lascia allibiti. Nell'auspicio che i responsabili non siano passati inosservati, inviamo a Patrizia Barbieri la nostra piena solidarietà».

«Forza Italia Piacenza esprime – in una nota - piena solidarietà al sindaco Patrizia Barbieri per il volontario gesto vandalico posto stamattina a carico della sua auto, mentre ella era impegnata nelle cerimonie istituzionali del 25 Aprile 2022, giornata commemorativa della Festa Della Liberazione. Oggi è la Festa di tutti gli italiani, della democrazia conquistata dopo una guerra che ha provocato milioni di vittime tra militari e civili. Chi ha compiuto un gesto così stupido va condannato senza se e senza ma soprattutto perché scegliendo di compierlo oggi ha voluto dare uno schiaffo alla istituzione che il Sindaco Barbieri rappresenta. Confidiamo che le Forze dell’Ordine individuino al più presto gli autori e che la campagna elettorale oramai in corso serva per dare voce ad una pluralità di idee e di punti diversi magari anche contrapposti ma sempre nel rispetto delle regole e dei valori di democrazia e libertà che la Costituzione Italiana ci garantisce da più di 70 anni».

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