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Cronaca

Vendite on line, cinque denunce: «Fate attenzione alla truffa della caparra»

Sono cinque le truffe informatiche scoperte nell'ultimo mese dai carabinieri di Piacenza, a fronte di altrettante denunce sporte da piacentini che sono stati loro malgrado raggirati da finti annunci su siti di compravendita on line

Sono cinque le truffe informatiche scoperte nell’ultimo mese dai carabinieri di Piacenza, a fronte di altrettante denunce sporte da piacentini che sono stati loro malgrado raggirati da finti annunci su siti di compravendita on line. Il metodo utilizzato dai truffatori è sempre lo stesso: chiedono una piccola caparra (poche centinaia di euro) per bloccare l’acquisto di un determinato bene. Peccato che poi però il venditore non si faccia più sentire, sparendo con i soldi dell’acconto, pagato puntualmente con una ricarica su una Poste Pay intestata a dei prestanome.

Due piacentini sono stati così truffati nell’acquistare delle automobili (una Renault Clio e una Smart) individuate su un sito di annunci e per le quali erano stati versati con queste modalità acconti da 300 euro. I carabinieri hanno così denunciato per truffa un torinese di 56 anni e un calabrese di 34 anni, entrambi con precedenti specifici per truffa.
Stessa sorte anche per un foggiano di 63 anni e un salernitano di 39 anni che avevano messo in vendita su Internet un televisore Samsung da 47 pollici (con una caparra di 400 euro) e un iPhone 6 (caparra di 300 euro). Idem anche per una ragazza napoletana di 29 anni, denunciata per truffa dopo essersi intascata 300 euro di acconto pagati da un piacentino che voleva acquistare un tablet dopo aver visto un annuncio su un sito specializzato.

I carabinieri della Compagnia di Piacenza, comandati dal maggiore Michele Mancini, invitano quindi a prestare sempre la massima attenzione quando si effettuano acquisti on line in cui il venditore richieda il versamento di un acconto su una carta ricaricabile.

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