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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Venti chili di hascisc in cantina, condannati padre e figlio

Tribunale, 8 anni all’uomo e 3 al ragazzo per il quale il pm aveva chiesto l’assoluzione. Il blitz dei carabinieri alla Besurica, nel 2016, portò alla luce l’ingente quantitativo di droga

Padre e figlio condannati per detenzione e spaccio di stupefacenti: nel garage della loro abitazione i carabinieri trovarono 20 chili di hascisc. Il tribunale di Piacenza ha condannato Hicoem Cheikhrouou, 52 anni, a 8 anni 4 mesi e 25mila euro di multa, e il figlio Dennis, di 20, a 3 anni e 8mila euro. Il pubblico ministero Ornella Chicca aveva chiesto 10 anni per il padre - tuttora in carcere - e l’assoluzione per il figlio. Ma il presidente del collegio, Gianandrea Bussi, a latere Laura Pietrasanta e Ivan Borasi, ha deciso per la condanna di entrambi. I due, entrambi di origine tunisina, sono difesi dall’avvocato Costantino Ricci, del Foro di Milano.
Nella notte tra il 22 e il 23 settembre 2016, alla Besurica, i carabinieri dell'Aliquota Operativa del Norm e quelli della Stazione Principale, arrestarono il padre con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il 52enne aveva scontato sette anni per traffico internazionale di droga e alle spalle ha numerosi precedenti sempre per droga e spaccio. I militari, nello scantinato di un condominio alla Besurica, avevano trovato due borsoni da calcio contenenti 2mila ovuli di hascisc di altissima qualità divisi in sacchetti di plastica da un chilo l'uno. La qualità della plastica  e l'imballaggio perfetto di ogni singolo ovulo, circa 10 grammi, farebbe presumere a una produzione di tipo quasi industriale, avevano spiegato gli investigatori. Dalle indagini era emerso che la droga era arrivata dal Marocco ed era destinata al mercato di Piacenza e provincia. I venti chili avrebbero fruttato circa 200mila euro.

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