Via Colombo, lo aggredisce di forza: voleva denunciare un clandestino
Violenta lite ieri in via Colombo. Un egiziano 20enne voleva denunciare al 113 un parente del coinquilino, irregolare: ne nasce un'aggressione con una vetrina spaccata in casa. Denunciato l'aggressore, prognosi di 7 giorni per la vittima
Troppo "cittadino-modello". E così ha passato un brutto quarto d'ora. Un egiziano di 20 anni, infatti, è stato aggredito ieri mattina in via Colombo dal proprio coinquilino, reo di ospitare un parente senza permesso di soggiorno. "Io non voglio guai - avrebbe detto il 20enne -: se non se ne va entro domani chiamo la polizia". Ma la minaccia non è servita a nulla. Anzi, ha fatto peggiorare la situazione.
UN VASO COME MINACCIA - I due, lavoratori in provincia e in regola, vivono insieme da tanto tempo. Qualche giorno fa il motivo di discordia: nell'appartamento arriva dall'Egitto un parente del coinquilino della vittima. Al primo la cosa non va giù: prima un ultimatum, e poi la chiamata, "vera", alla polizia. A tutta risposta, l'altro egiziano, ieri poco dopo le 13, l'ha inseguito fino in strada con grosso vaso, gettandolo e tentando di colpirlo. Ad andari in frantumi, però, è stata la vetrina di un "kebab" nei pressi.
TAGLI E CONTUSONI - Dopo aver provato con il vaso, l'aggressore ha tentato di colpire il coinquilino 20enne con un coltello da cucina, ferendolo solo marginalmente a un fianco. Per lui 7 giorni di prognosi, con diverse contusioni. Giunta la polizia, l'aggressore è stato denunciato per lesioni aggravate in concorso. Del residente irregolare, invece, che aveva partecipato anch'egli al parapiglia, nessuna traccia.