Colpo alla Carisbo di viale Dante, presi i rapinatori a Parma
Presi i "freddi" rapinatori che assaltarono la Carisbo in viale Dante lo scorso giugno. Hanno 34 e 35 anni, originari di Napoli. Tennero 10 persone in ostaggio per un'ora. Scoperti a Parma, dove risiedevano. La gallery d'immagini
E' durata qualche mese la "pacchia" di Fabrizio Silvestri e Daniele Angeloni, di 34 e 35 anni, originari di Napoli, accusati di esser stati gli autori del colpo "da professionisti" alla Carisbo di viale Dante lo scorso giugno, del quale il Piacenza si occupò. I due sono stati individuati a Parma, dove risiedono. Ora si trovano in carcere, alle Novate.
UN COLPO "PERFETTO", MA NON TROPPO - Riavvolgendo il nastro delle cronache, quello alla Carisbo del 30 giugno 2009 fu un colpo da veri "professionisti": i due entrarono a volto scoperto nella banca come normali clienti, chiusero le porte e tennero le 12 persone all'interno dell'istituto di credito in ostaggio fino all'apertura della cassaforte a tempo. Un'ora, sotto la minaccia di un cutter. Poi, prima di fuggire, legarono i clienti in bagno con alcuni nastri. Il colpo fu fruttifero: 50mila euro in contanti dalle casse del bancomat, oltre a 20mila euro della cassaforte. Nelle immagini in gallery la banca, e il nastro utilizzato per rinchiudere le persone nei bagni.
LE INDAGINI E LE CONFERME DEGLI OSTAGGI - Le indagini della polizia si attivarono immediatamente. Vennero fatte girare in tutte le questure d'Italia foto segnaletiche di possibili sospetti - anche dalla descrizione dei clienti -, finchè i due possibili rapinatori vennero individuati a Parma, dove tutt'ora vivono. Caso strano, i due non vennero trovati a casa: e nemmeno a Napoli, dove hanno la famiglia. Avute foto più recenti dei due dalla questura di Parma - il 34enne, nel frattempo, si era tagliato il codino e aveva capelli più corti - tutti i clienti della Carisbo, in foto-riconoscimento, indicarono con certezza i due come gli autori del colpo. Tra le altre cose, solo pochi giorni prima della rapina a Piacenza tentarono un colpo a Bologna: ma il timore di essere scoperti fece loro abbandonare la banca in fretta, con un bottino di soli 500 euro.
APPASSIONATI DI PESISTICA - I due sono stati così arrestati, su ordinanza del gip Bussi. Si trovano ora alle Novate. Solo Angelone ha piccoli precedenti specifici; incensurato Silvestri, che è il cognato. Entrambi culturisti, passavano molto tempo nelle palestre di Parma; è stata la prima cosa che hanno chiesto una volta in carcere. Attualmente non avevano lavoro, ma vivevano di espedienti. Non più di certo, almeno per un po', di rapine.