rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Via Dante / Viale Dante Alighieri

«Il trasloco lo facciamo noi». Ma il ministero vuole spendere di più

I vigili del fuoco piacentini si sono resi disponibili per il trasloco dalla vecchia alla nuova caserma. Costerebbero solo 40mila euro contro i 110mila di una ditta privata, ma da Roma non hanno autorizzato. I sindacati: non si capisce perché

Chi fa da sé fa per tre recita il detto. Ma al ministero dell’Interno non la pensano così. Un esempio? Presto fatto. La nuova caserma dei vigili del fuoco di strada Valnure, che prima o poi, si spera, aprirà. Per fare il trasloco dalla sede di viale Dante a quella nuova, i pompieri piacentini si sono offerti volontari. Rimboccandosi le maniche per spostare la loro roba da un capo all’altro della città, visto che la forza certo non gli manca, e percependo in più solo le normali ore di straordinario, sarebbero costati alla collettività 40mila euro. «Invece il ministero ha detto no» spiegano Roberto Travaini e Giovanni Molinaroli, due sindacalisti dei vigili del fuoco intervistati dal quotidiano Libertà del 29 marzo. «Non riusciamo a capire perché il ministero ha risposto negativamente, visto che il preventivo più basso di una ditta privata, per fare lo stesso lavoro, è di 110mila euro».

Ma le stranezze, per i pompieri piacentini, sembra che non finiscano qui. Infatti, nello stesso articolo di Libertà, si affronta anche l’apertura della caserma distaccamento a Castelsangiovanni, che sembrerebbe essere ormai alle porte. «Si è parlato di aprirla entro la fine di aprile – spiegano due piacentini – ma con un personale pari a solo tre uomini: un autista e due vigili. Questa è chiaramente una soluzione per fare contento qualcuno con un distaccamento fantasma». Senza un caposquadra, infatti, paradossalmente quell’unità non potrebbe effettuare interventi di soccorso. E di capisquadra da mandare a Castelsangiovanni, al momento, pare che non ce ne siano.

I due sindacalisti dei vigili del fuoco spiegano infatti che normalmente una squadra minima è composta da cinque uomini: un autista, un caposquadra e tre vigili.«La politica vuole fare bella figura a nostre spese. Noi siamo i primi a voler aprire il nuovo distaccamento ma soltanto a certe condizioni» dice Travaini nell’articolo di Libertà. «Pensiamo che il nostro comandante abbia ricevuto pressioni dal capo dipartimento di Roma per aprire il distaccamento - aggiunge Molinaroli - Il problema è che certe decisioni vengono prese senza conoscere esattamente il nostro lavoro. A che serve mettere a Castello tre vigili che in pratica non potranno fare nulla e che in più toglieranno personale al comando di Piacenza?».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Il trasloco lo facciamo noi». Ma il ministero vuole spendere di più

IlPiacenza è in caricamento