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Violenza sulle donne

In un anno 431 Codici Rossi, più di uno al giorno: è emergenza

Numeri preoccupanti che il nostro territorio fa registrare in materia di violenza sulle donne e reati quali maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e lesioni. Il procuratore: «Forze dell'ordine sempre più specializzate»

Quattrocentotrentuno Codici Rossi dal 25 novembre 2021 ad oggi, ossia più di un caso al giorno con picchi di 104 casi in due mesi, quattro nella sola giornata del 24 novembre. «Per non contare tutto quello che non viene denunciato e rimane sommerso: il presentimento che sia enorme è molto forte», spiega il procuratore Grazia Pradella nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.  Questi i numeri, molto preoccupanti e che evidenziano un'emergenza, che il nostro territorio fa registrare in materia di violenza sulle donne e reati quali maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e lesioni. Quest’ultimo reato non è conteggiato nei 431 procedimenti (per 411 persone indagate) perché si verifica anche al di fuori  di questi contesti, pertanto ovviamente la cifra totale è molto più alta. Rispetto all’anno scorso il numero rimane in linea ma negli ultimi anni è stata registrata una forte impennata anche su scala nazionale. Notizia di poche ore fa peraltro che la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all'unanimità il testo unificato di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta bicamerale sul Femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, secondo una ricerca solo il 15% delle donne uccise aveva denunciato in precedenza quello che poi sarebbe diventato il loro assassino.

«Per la procura – spiega il procuratore Grazia Pradella – è un carico di lavoro immenso che portiamo avanti grazie ai sostituti procuratori che coordino e che formano un gruppo coeso, solido e appassionato del proprio lavoro. Nella quasi maggioranza i casi trattati e che arrivano sulle nostre scrivanie riguardano i Codici Rossi che hanno la priorità e vengono analizzati e “lavorati” molto velocemente come prevede la legge». Giova ricordare che stiamo parlando della legge 69 del 2019, detta appunto Codice Rossoe  che rinnova e modifica la disciplina penale e processuale della violenza domestica e di genere, corredandola di inasprimenti di sanzione e ha introdotto 4 nuove fattispecie di reato. Una volta ricevuta la notizia di reato, il magistrato entro tre giorni deve ascoltare la vittima.

Non si tratta solo di violenza sulle donne ma nel pacchetto Codice Rosso rientrano anche i maltrattamenti contro famigliari, genitori da parte di figli, ma anche stalking condominiale o tra vicini di casa. Registrati, in maniera molto minore, anche episodi dove la vittima è un uomo. «Spesso  - dice Pradella - constatiamo che questi reati sono compiuti sotto l’effetto di alcol e droghe e anche che la donna vittima di abusi ritratti e questo è un problema: viene minata la sua credibilità in sede processuale, in altri casi invece si riservano di fare querela». «Se - spiega il procuratore - nel caso di maltrattamenti in famiglia si procede d’ufficio, nel caso di stalking è necessaria la querela (salvo quando sono coinvolti minori, disabili o ci siano connessi altri reati procedibili d’ufficio). La geografia dei Codici Rossi vede moltissimi casi in provincia e non solo in città, molti dei quali richiedono l’emissione di misure cautelari».

«Le forze dell’ordine sono sempre più specializzate nella trattazione della tematica, sono molto soddisfatta di come abbiano reagito a questa nuova normativa, sono davvero bravi. Sensibilità, professionalità e buon senso sono le qualità che servono costantemente agli uomini in divisa che quotidianamente si trovano ad intervenire in situazioni molto delicate se non drammatiche. Oltre ai corsi obbligatori per legge, ne abbiamo fatti altri proprio con il fine di formarli nel modo migliore possibile».

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