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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Visitatori e accompagnatori: come cambia l'accesso alle strutture ospedaliere

Il provvedimento si è reso necessario a fronte del significativo incremento di casi Covid positivi e dell’aumento di ricoveri rispetto alle settimane precedenti, nonché alle indicazioni contenute nel DPCM del 13 ottobre

Limitazioni all’accesso dei visitatori, caregiver e accompagnatori nelle strutture ospedaliere ai soli casi strettamente necessari. La direzione dell’Azienda Usl di Piacenza ha ritenuto di adottare un nuovo provvedimento per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale. Le misure adottate sono valide a partire da giovedì 15 ottobre, fino al 31 ottobre.
Il provvedimento si è reso necessario a fronte del significativo incremento di casi Covid positivi e dell’aumento di ricoveri rispetto alle settimane precedenti, nonché alle indicazioni contenute nel DPCM del 13 ottobre.

Confermate le disposizioni precedenti: nessun accesso ai reparti Covid

Come già previsto in precedenza, non è consentita nessuna visita ai pazienti Covid ricoverati in ospedale. Sono attive in Azienda forme diverse di contatto con i degenti (es. videochiamate).

Reparti no Covid: cosa cambia

La novità più importante del provvedimento assunto dall’Azienda Usl di Piacenza riguarda l’accesso dei visitatori ai reparti no Covid, che non è consentito in orario diurno.
Di notte e nelle fasce orarie a loro attribuite, e per l’assistenza ai pasti, è consentito l’accesso a caregiver, badanti o personale delle Cooperative sociali autorizzate, tranne nei reparti di Terapia intensiva, Terapia Sub-Intensiva (area open space), Unità coronarica, Dialisi, Servizio Prevenzione Diagnosi e Cura e reparti COVID. Per poter entrare a fare assistenza, queste persone dovranno presentare un referto di tampone negativo effettuato non prima delle 48 ore precedenti all’accesso e successivamente eseguito ogni 14 giorni.

Visitatori ammessi per pazienti in condizioni molto gravi

Per i reparti Covid e no covid può essere concesso l’ingresso ai congiunti soltanto di pazienti in gravissime condizioni cliniche, nei tempi e nelle modalità definite dal personale sanitario, nel rispetto delle norme di igiene e prevenzione del rischio infettivo.

In Pediatria sempre ammesso un solo accompagnatore

In Pediatria e Neonatologia è consentita la presenza H24  di un solo genitore o persona di riferimento per ciascun ricoverato, anche se positivo. Il genitore o persona di riferimento dovrà eseguire un tampone al momento dell’ingresso in reparto.

Garantito un accesso al giorno in Ostetricia per i neo papà

In Ostetricia è consentita la presenza del padre o di una persona di riferimento per la donna nelle ore diurne in un unico accesso giornaliero e per un massimo di un’ora secondo le indicazioni del personale.

La stessa procedura si applica per i visitatori delle gravide ricoverate in degenza. È vietato l’ingresso a minori.
Nel caso di puerpera covid positiva, è consentita la presenza del padre o di una persona di riferimento (purché non in isolamento in quanto positivo) previa opportuna vestizione con i dispositivi di protezione individuale

Indicazioni generali

Rimangono valide e inalterate le indicazioni generali per le persone che sono autorizzate all’accesso.
Chi entra deve transitare attraverso i check point aziendali prima di accedere a qualsiasi reparto. In questi punti il personale presente misura la temperatura e consegna il questionario da compilare. Ogni visitatore o accompagnatore deve indossare la mascherina chirurgica, eseguire il lavaggio delle mani con gel idroalcolico e mantenersi a distanza di almeno 1 metro dalle altre persone presenti. In alcune aree, considerate a rischio covid intermedio, chi è autorizzato ad accedere, oltre alla mascherina chirurgica deve indossare anche il sovracamice monouso.

Accesso degli accompagnatori

In Sala parto è consentita la presenza del padre o di una sola persona di riferimento (che non può essere cambiata) per tutta la durata del travaglio e del post-partum, previa esecuzione di un tampone. In caso di positività Covid del padre del nascituro, che quindi si trova in condizione di isolamento fiduciario, la donna potrà scegliere di avere accanto un’altra figura. Al termine del parto e del post partum (le 2 ore successive), quando la puerpera entra in reparto, il papà è invitato a rientrare a casa per tornare il giorno successivo secondo le indicazioni sopra dettagliate.

In Pronto Soccorso non è consentito l’ingresso agli accompagnatori, ad eccezione del caso in cui il paziente sia un minore o persona con disabilità fisica e/o cognitiva. La presenza di un familiare o caregiver deve sempre e comunque essere autorizzata da parte del personale sanitario. In tutti gli altri casi, ai parenti viene chiesto di fornire un  recapito telefonico al personale di triage che provvederà, se il paziente non è in grado di farlo, a chiamarli non appena quest’ultimo avrà concluso l’iter di Pronto soccorso.

In Pronto Soccorso Pediatrico è consentito l’ingresso di un solo accompagnatore per ciascun minore. Per accedere al Pronto Soccorso Pediatrico occorre obbligatoriamente transitare nel pre-triage del presidio ospedaliero situato nel Pronto soccorso generale.  La permanenza in Osservazione breve e intensiva (OBI) da parte di un genitore o persona di riferimento è consentita per tutta la durata della degenza del minore.

Per le prestazioni ambulatoriale, non è consentito accompagnare il paziente con l’unica eccezione in cui l’utente sia un minore o persona non autosufficiente.

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