Visite private pagate in nero in ospedale e falsi certificati, indagati medici e pazienti
Sette le richieste di rinvio a giudizio che vedono indagati tre medici, tre pazienti e una settima persona come organizzatore di corsi. Le indagini sono state condotte dalla guardia di finanza di Fiorenzuola e dalla polizia locale. Svariate le accuse
Sono sette le richieste di rinvio a giudizio che vedono indagati tre medici, tre pazienti e una settima persona come organizzatore di corsi. Sono chiuse (e ora si aspetta la decisione del gip) le indagini che vedrebbero coinvolti tre medici dell'ospedale di Fiorenzuola, tre pazienti e una persona che avrebbe organizzato e gestito corsi di formazione professionale in maniera irregolare. Rispondono di varie accuse - a vario titolo - tra le quali truffa nei confronti dell'Asl, false attestazioni e peculato (contestato in due episodi). Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Matteo Centini, erano state condotte dalle Fiamme Gialle della tenenza del capoluogo della Valdarda assieme alla polizia locale di Piacenza e riguarderebbero tre medici per presunte irregolarità amministrative nella gestione di programmi di cura nei confronti di alcune persone. I medici avrebbero infatti visitato privatamente tre pazienti in ospedale utilizzando anche strumentazioni, ma in orario di servizio chiedendo alla fine il pagamento in nero. I tre beneficiari delle prestazioni sono a loro volta indagati. Infine i professionisti sarebbero accusati di aver redatto falsi certificati di malattia senza che il richiedente ne avesse diritto né bisogno. «Contestiamo la fondatezza di tutte le imputazioni. Riteniamo che le indagini degli operanti siano state compiute in modo sommario e in maniera inadeguata. Dimostreremo l'infondatezza di ogni addebito contestato al mio assistito», ha commentato l'avvocato Paolo Fiori che difende uno dei medici.