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Cronaca

«Vogliamo il diritto di sciopero». Il Siap diffida il ministro dell'Interno

Ancora una dura posizione del sindacato di polizia che punta il dito su «condotte antisindacali» nella questura di Piacenza. Ancora sciopero della fame per il segretario Chiaravalloti

“Così come avevamo annunciato, abbiamo fatto. Abbiamo diffidato, tramite uno studio legale, il ministro dell'Interno. Inoltre, anche oggi, fino a mezzanotte effettuerò lo sciopero della fame - come ogni lunedì - sino a quando la situazione non sarà risolta come prevede la normativa contrattuale”. Lo afferma, in una nota ufficiale, il segretario provinciale del Siap di Piacenza, Sandro Chiaravalloti, che la scorsa settimana ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro “le condotte antisindacali” che, secondo il sindacato di polizia, sarebbero in atto nella questura di Piacenza.

Il segretario del Siap punta il dito “In modo particolare, tanto per fare un esempio, sulla questione della comunicazione dei cambi turno che servono a verificare il sereno svolgimento dei servizi dei colleghi. Una verifica da attuare soprattutto a favore di quei poliziotti che svolgono servizi operativi e che il sindacato, in un momento storico in cui gli agenti sono chiamati a maggiori sacrifici a causa dei tagli, deve tutelare maggiormente”.

“Il disagio c'è – si legge nella nota ufficiale - e il sindacato ha il dovere di vigilare su questo, affinché il disagio sia distribuito imparzialmente. Abbiamo incontrato il questore di Piacenza e i vertici della questura, abbiamo fatto valere le nostre ragioni, abbiamo fornito circolari dipartimentali che rafforzano le nostre ragioni, ma nonostante tutto si continua a comunicare i dati - soprattutto sul cambio turno - con un metodo che comprime l'attività sindacale”.

“Non intendiamo arretrare di un solo passo – scrive Chiaravalloti - neanche per prendere la rincorsa, in quanto il nostro obiettivo è quello di effettuare l'attività sindacale per il bene dei colleghi. Ma per fare questo dobbiamo, con tutte le forze, difendere gli scarni  strumenti sindacali che abbiamo. Ricordiamo, che i poliziotti, non hanno diritto allo sciopero regolamentato e vengono negati tanti strumenti che altre categorie di lavoratori hanno”.

“Mentre si lotta per ottenere un diritto negato come lo sciopero regolamentato che comunque garantisca i servizi essenziali – conclude il Siap - c'è chi come il questore di Piacenza Calogero Germanà elimina i pochi diritti sindacali ottenuti con sacrificio.
Noi del Siap non staremo a guardare, e mentre il questore comprime l’attività sindacale: rilanciamo, e oggi più che mai chiediamo il diritto di sciopero”.

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