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Cronaca

«Voglio conoscere il vostro territorio, presupposto per lavorare bene»

Grazia Pradella, nuovo procuratore capo, si insedierà il 25 giugno. «Attenzione a criminalità organizzata e reati contro la Pubblica amministrazione. Il magistrato parla con gli atti e con un comportamento improntato all’etica»

«Sarò lieta di conoscere Piacenza e il suo territorio. E’ il presupposto per fare bene il proprio lavoro. Sono molto contenta e non vedo l’ora di iniziare». Dal suo ufficio di procuratore capo di Imperia, Grazia Pradella, parla del suo nuovo incarico alla guida della procura di Piacenza. Dal mare alla Pianura padana. «Guardi, io in pianura ci sono nata, a Milano, e ci ho lavorato per anni. Mi piace» risponde con simpatia. Pradella sarà ufficialmente procuratore il 25 giugno, dopo la cerimonia di presa di possesso che si terrà, alle 12, alla presenza del presidente del Tribunale, Stefano Brusati, il procuratore generale della Corte di appello di Bologna, Stefano De Francisci e l’ex procuratore Salvatore Cappelleri.

Pradella, 58 anni, è in magistratura dal 1987. Una lunga carriera all’interno della quale ha seguito importanti casi legati alla criminalità organizzata, al terrorismo, a Tangentopoli, alle responsabilità mediche. «Presterò particolare attenzione alla criminalità organizzata - afferma - e ai reati contro la Pubblica amministrazione, aumentati in questi ultimi anni. Il mio modo di rapportarmi alla città sarà quello di parlare con gli atti e con un comportamento privato improntato alla massima etica».

Pradella, cordiale e decisa, ha già preso contatti con i colleghi dopo che, il 6 maggio, il plenum del Csm l’ha designata (all’unanimità) come procuratore capo di Piacenza. «Di Piacenza - continua - conosco gli ex procuratori Lucio Bardi e Salvatore Cappelleri, con i quali ho lavorato, e imparato tanto, quando ero sostituto procuratore a Milano. I contatti avuti con il procuratore facente funzioni, Antonio Colonna, mi hanno dato l’impressione che qui ci sia un ottimo rapporto tra i magistrati». Pradella ha compreso che a Piacenza l’arrivo di un nuovo procuratore era atteso «perché so che il carico di lavoro è grande e so che questa procura per anni è stata ai vertici regionali per la definizione di cause penali».

La toga da magistrato l’ha indossata all’età di 23 anni. A Milano indagò sulla strage di Piazza Fontana. In oltre 30 anni di servizio, Pradella ha svolto inchieste sul crimine organizzato (infiltrazioni della mafia nell’Imperiese), su Tangentopoli, sul terrorismo internazionale, sui servizi segreti deviati e diverse vicende di reati legati alla pubblica amministrazione oltre che al processo che ha portato a scoprire la cosiddetta “clinica degli orrori” di Milano «che portò ad accertare per la prima volta lesioni volontarie di un medico su oltre 100 pazienti».

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