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Cronaca

«Ricoverata con un'encefalite virale: è la febbre West Nile»

Il caso della paziente attualmente ricoverata è il primo di seria entità che si riscontra a Piacenza.  La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata da un virus

«All’ospedale di Piacenza è ricoverata una donna, ultraottantenne, con un’encefalite virale. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che si tratta di una forma di West Nile.  La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata da un virus isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto da cui prende il nome. Oggi è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America». Fa sapere l'Ausl.  I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La febbre non si trasmette invece da persona a persona.  Nel nostro territorio, grazie alle azioni di sorveglianza e monitoraggio previste dalla Regione Emilia-Romagna, la circolazione del virus è stata documentata anche durante questa estate.  La maggior parte delle persone infettate non sviluppa segni clinici. Solo una minima parte può presentare una sindrome simil-influenzale con febbre, mal di testa, mal di gola, dolorabilità muscolare e articolare. Le gravi sintomatologie neurologiche (meningite, encefalite e poliomielite) colpiscono meno dell’1 per cento delle persone infettate, soprattutto anziani e soggetti immunodepressi. Il caso della paziente attualmente ricoverata è il primo di seria entità che si riscontra a Piacenza.  Il metodo preventivo più efficace per tutelarsi consiste nell’evitare le punture di zanzara, tramite l’uso di repellenti cutanei e soggiornando quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere e provvisti di diffusori di insetticidi.

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