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Giovedì, 25 Aprile 2024
Libri / Fiorenzuola d'Arda

A Fiorenzuola il debutto del volume “La via dei monasteri regi”

Prima presentazione ufficiale in Auditorium San Giovanni il 10 settembre. Il libro, dedicato alla strada Romea della Val d’Arda, è curato da Fausto Ferrari

Si terrà presso l’Auditorium “San Giovanni” di Fiorenzuola d’Arda, sabato 10 settembre alle 17, la prima presentazione ufficiale del volume “La via dei monasteri regi: il ramo francigeno della Val d’Arda, tra storia, mito e devozione nel contesto delle Vie Romee dei Piacentini”, curato da Fausto Ferrari e dal Circolo Culturale Valtolla, con il patrocinio della Provincia di Piacenza e dei Comuni di Piacenza, Fiorenzuola d’Arda, Alseno, Lugagnano Val d’Arda, Morfasso e Bore: un progetto finalizzato ad approfondire, dal punto di vista storico e geografico, la conoscenza della strada Romea della Val d’Arda, definita “via dei tre monasteri” in riferimento ai tre storici monasteri un tempo situati a Fiorenzuola d’Arda e Gravago, e in Val di Tolla. “Grazie al bel lavoro di Fausto Ferrari e del Circolo Culturale Valtolla, il nostro territorio viene messo in risalto ed esaltato, insieme alle sue bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche”, ha sottolineato il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, che ha curato la prefazione del testo. “La forma del pellegrinaggio consente di unire il fascino del cammino e la conoscenza delle bellezze artistiche e culturali che si possono trovare lungo il percorso: se i percorsi della via Romea e della via Francigena sono ancora largamente diffusi e apprezzati in tutto il mondo, grande merito va dato a tutti gli enti e alle associazioni che lavorano ogni giorno per valorizzare tale forma di conoscenza del territorio. Questo progetto va proprio in questa direzione”.

LA VIA DEI MONASTERI REGI E IL VOLUME - La via dei monasteri regi fu particolarmente conosciuta e frequentata durante l’intero Medioevo: già a partire dal settimo secolo, quando le continue scaramucce tra bizantini e longobardi dalle parti di Fidenza obbligarono gli stessi longobardi a preferire altre strade per raggiungere il “mare Tuscum” e dirigersi verso Roma. La strada Romea della Val d’Arda corrispondeva a tali esigenze: si trattava di un percorso ben servito per i suoi fruitori, che da Fiorenzuola d’Arda, risalendo lungo il corso dell’Arda, potevano raggiungere Castell’Arquato, Lugagnano e Mignano, per valicare l’Appennino sul passo del Pellizzone: da qui si scendeva verso le valli del Ceno e del Taro, nell’odierna provincia di Parma, per giungere infine a Pontremoli, dove la via dei monasteri si ricongiungeva con il tracciato della via Francigena, che oltrepassava l’Appennino sul passo della Cisa. Ma il volume tratta anche altri temi correlati a quello della via Romea della Val d’Arda, come la viabilità nel territorio piacentino dall’antichità al periodo moderno; il monachesimo e i monasteri costruiti a Piacenza e nel territorio diocesano, così come cenni sulle chiese piacentine e sui novecento anni dalla costruzione della Cattedrale del capoluogo provinciale.

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