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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Al “Carroccio” il Trecento letterario

Il relatore dottor Roberto Laurenzanoè stato introdotto dal dottor Ivo Musajo Somma di Galesano il quale ha illustrato a grandi linee l’importanza del Trecento e la magnificenza storica e letteraria dei tre autori

Per i soci e gli ospiti del Circolo Culturale Il CARROCCIO una serata di letteratura del Trecento da Dante a Boccaccio passando per il Petrarca. Il relatore dottor Roberto Laurenzano è stato introdotto dal dottor Ivo Musajo Somma di Galesano il quale ha illustrato a grandi linee l’importanza del Trecento e la magnificenza storica e letteraria dei tre autori. Come suo costume, Laurenzano non si è limitato ad illustrare le peculiarità  dei tre autori ma, partendo da lontano, ha spiegato come la lingua nel tempo si sia evoluta per passare dal latino al volgare italiano attraverso varie fasi una delle quali, di particolare importanza, rappresentata dalla scuola siciliana, evidenziando come la lingua sia viva e quindi evolve in continuazione seguendo il costume dei tempi. Entrando nel dettaglio e partendo dall’assunto che la letteratura del Trecento pone in primo piano l’amore e la gentilezza d’animo, il relatore ha evidenziato come parzialmente diversa sia la figura della donna in Dante e Petrarca; per la poesia del primo la donna è una entità angelica quasi eterea, per il secondo, pur conservando l’importanza del carattere spirituale, la donna prende anche corpo. Di diversa natura è la letteratura del Boccaccio imperniata sull’uomo in balia della sorte ma dotato di ingegno tale da poter, quando possibile, capovolgere le umane vicende a proprio favore.

La conferenza ha inquadrato il pensiero poetico nel contesto storico sociale del secolo definendo il Trecento come un secolo di crisi, crisi intesa come scelte, cambiamento e quindi anche in senso positivo.

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