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Cultura

Campanile della chiesa di San Pietro, da lunedì parte il restauro

Tornerà agli antichi fasti il campanile di San Pietro, uno dei più alti manufatti della città e di rara bellezza. 400mila euro l'intervento: la metà dei fondi già raccolta. La gallery con le immagini dettagliate

Tornerà agli antichi fasti il campanile della chiesa di San Pietro, accanto alla biblioteca Passerini Landi. Da lunedì prossimo, infatti, i ponteggi avvolgeranno il prezioso manufatto seicentesco, il secondo più alto della città dopo il campanile del duomo. E' previsto un importo per i lavori di circa 400mila euro: 160mila sono stati raccolti con l'8X1000, mentre 35mila euro arrivano dalla generosità dei parrocchiani con il comitato per il recupero del campanile. Il resto del denaro si cercherà "strada facendo".

DITTA GASPAROLI - I lavori sono stati commissionati alla ditta Gasparoli restauri. Questa mattina, in parrocchia, sono stati illustrati dal parroco don Giuseppe Frazzani, dal rappresentante per il comitato dei restauri Francesco Mastrantonio, da Giuseppe Lusignani, direttore dell'Ufficio per i beni culturali della diocesi e da Manuel Ferrari, architetto dello stesso Ufficio (nella foto a fianco).

Campanile di San Pietro

I LAVORI - La superficie interessata dal restauro è di circa 600 metri quadrati. Ora, infatti, il campanile versa in condizioni precarie: pezzi di intonaco potrebbero staccarsi da un momento all'altro, rendendosi un pericolo per i tetti sottostanti. "Abbiamo fatto delle indagini - dice l'architetto Ferrari - sugli intonaci originali, e abbiamo visto dagli studi quattro fasi di avanzamento, con differenti gradi di pulizia. Abbiamo anche trovato tracce di colore, con tonalità dal sabbia al giallo paglierino, quasi a dare una forza monolitica al manufatto". Con i lavori, che si concluderanno entro dicembre, tornerà a risplendere la tonalità originaria. Anche gli obelischi sul campanile verranno restaurati. Sarà escluso dall'intervento il basamento.

UNA COMUNITA' VIVA E COESA - "La parrocchia di San Pietro - sottolinea il professor Mastrantonio - si è sempre fondata su una comunità coesa. Ognuno ha un compito ben preciso: c'è la parte spirituale, c'è la parte sociale (pochi sanno che abbiamo una Caritas parrocchiale per i meno abbienti) e c'è la parte "artistica". Così, qualche anno fa, abbiamo deciso di fondare un comitato che reperisse fondi per ristrutturare il campanile della parrocchia, uno tra i più belli e alti della città, un'opera seicentesca importante. I fondi sono stati raccolti con le offerte dei parrocchiani in una messa al mese ad hoc".

ESTATE SANPIETRINA - La parrocchia del centro storico - il campanile era infatti nel centro della cittadella romana piacentina -, mille anime, conferma così la propria vitalità culturale e artistica, dopo aver inventato, con grande successo, l'"Estate sanpietrina", mix di serate con spettacoli teatrali, commedie dialettali e momenti conviviali che, da quattro anni a questa parte, rendono più vivi e pulsanti i caldi mesi estivi.

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