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Contrasto alla violenza di genere: «Bilancio positivo per la rete piacentina»

Ultimi incontri in programma presso l’Asp Città di Piacenza del “Programma per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e intrafamiliare”, un primo bilancio dell’assessore Cugini

Con gli ultimi due appuntamenti di sensibilizzazione rivolti alle donne migranti richiedenti protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio piacentino, in programma nell’ultima decade di aprile presso l’Asp Città di Piacenza, è giunto ormai alla sua fase conclusiva il “Programma per il contrasto alla violenza di genere e intrafamiliare”, la cui gestione ha visto la collaborazione di enti e associazioni locali: il Comune e la Provincia di Piacenza, i distretti socio sanitari di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, Telefono Rosa, il Centro italiano per la promozione della mediazione (Cipm) e l’Azienda Servizi alla Persona Città di Piacenza.

“Riconoscersi: la lettura della violenza di genere in un’ottica multiculturale” è il titolo del doppio incontro, nell’ambito del progetto di sensibilizzazione per donne migranti, in calendario giovedì 20 e giovedì 27 aprile, mentre sabato 22 e sabato 29 il tema affrontato sarà “La relazione affettiva, aspetti culturali e stereotipi di genere” nel contesto del percorso rivolto ai minori stranieri non accompagnati.

“Il bilancio del Programma per il contrasto alla violenza di genere e intrafamiliare - commenta l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini - è positivo e improntato all’ottimismo. Le azioni che il Comune di Piacenza ha messo in campo, assieme agli altri due distretti socio sanitari di Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda, la Provincia di Piacenza, l’associazione Telefono Rosa, il Cipm e l’Asp Città di Piacenza sono la prova che le istituzioni possono e devono lavorare insieme, e che questo percorso di creazione di una rete virtuosa non può permettersi cedimenti da parte di nessuno degli attori coinvolti. Il tema è infatti troppo importante per non meritare una completa dedizione affinché si realizzino tutte le linee in programma. La collaborazione che abbiamo avviato – prosegue - ha permesso l’avvio delle attività previste, che ambiscono nel futuro più prossimo a rispondere a bisogni specifici e differenziati emersi sul nostro territorio. Il coinvolgimento nelle attività formative di professionisti ha qualificato l’intero progetto”.

L’assessore Cugini conclude sottolineando che “dal settembre 2015 ad oggi, sono diverse le attività realizzate nell’ambito del “Programma per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e intrafamiliare”: il potenziamento del Servizio di Casa Rifugio per donne vittime di violenza, con l’aumento da 5 a 17 dei posti complessivi; l’attivazione del servizio di reperibilità telefonica nelle fasce orarie durante le quali il Centro antiviolenza non è attivo; la formazione specifica rivolta alla rete territoriale e agli operatori dei servizi sanitari coinvolti; i percorsi formativi e di sensibilizzazione “Amore e violenza” rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado; il convegno nell’aprile 2016 “Chi lo chiama amore? La violenza di genere un fenomeno complesso” rivolto ad operatori, avvocati, psicologi, assistenti sociali e insegnanti; i percorsi formativi nell’autunno 2016 denominati “Passiamo all'Educ-Azione” rivolti agli allenatori sportivi e agli educatori di centri educativi e di aggregazione giovanile e quelli di formazione/sensibilizzazione svolti nel dicembre 2016 presso il Centro per l’istruzione degli adulti di Piacenza”.

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