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Cotrebbia: piccola comunità che richiama alla mente Dieta di Roncaglia, Calendasco e Ponderosa

Ci sono delle curiosità che ci rimangono impresse nella memoria fin dalla prima volta che le abbiamo sentite nominare o lette. E dall’infanzia, dalla lettura dei primi libri scolastici, ci si arrovella. Una di queste personali curiosità è legata ad un evento storico, da tutti studiato e conosciuto: la Dieta di Roncaglia

Ci sono delle curiosità che ci rimangono impresse nella memoria fin dalla prima volta che le abbiamo sentite nominare o lette. E dall’infanzia, dalla lettura dei primi libri scolastici, ci si arrovella. Una di queste personali curiosità è legata ad un evento storico, da tutti studiato e conosciuto: la Dieta di Roncaglia. 

Il termine Roncaglia può avere un’origine celtica da “run” collina o derivare dal termine romano “runcalis” luogo umido. Considerato il territorio di cui stiamo parlando, il cuore della pianura attraversata dal Po e dai suoi affluenti, è più logico accogliere la seconda, anche se l’uno non esclude l’altro, la toponomastica è spesso sovrapposizione di termini e significati, elisione e troncamento.

Così come Calendasco, nome con una radice romana ed un suffisso longobardo, che lo definiscono come luogo vicino ad una grande foresta. Più interessante ancora la definizione di Cotrebbia, frazione della stessa Calendasco: caput trebiae o meglio in capo al Trebbia, dove principia o finisce il fiume. Località tutte che hanno visto la presenza di stazioni romane nelle vicinanze del grande Po: Apud Padum.

Reminiscenze queste di letture casuali, che tornavano alla memoria mentre andavo, ormai “in illo tempore”, tanti anni addietro a “Ponderosa”. Un laghetto di pesca sportiva, dove si aveva modo di osservare il lento movimento dell’acqua con i suoi cangianti riflessi ed il paesaggio intorno, piatto ma non monotono, di tanto in tanto interrotto da filari di pioppi che ne chiudevano l’orizzonte.  Non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti mentre i pesci, che non abboccavano, continuavano a disegnare le loro scie, io avevo modo di fantasticare. Fantasticare di reminiscenze storiche, una tra tutte la Dieta di Roncaglia, e non ne capivo il motivo.

Avevo cercato da tempo un libro che di quei posti me ne narrasse la storia. L’ho trovato, l’altro giorno, nella Parrocchia di Calendasco. Un libro di quelli che piacciono a me: sintetico, scorrevole, tascabile. Il libro che mi è stato donato con dedica personale dallo stesso autore l’architetto Fabio Bianchi, tratta proprio l’origine e la storia della comunità di Cotrebbia. Pescando, o facendo finta di pescare “in quel tempo”, guardavo spesso il rudere di un vecchio edificio religioso che si trova a Malpaga, sulla strada che porta in località Puglia. L’ho rivisto fotografato nel libro, subito riconosciuto, è l’ex Oratorio del Mastruzzo. È piacevole riconoscere un luogo, è come incontrare un vecchio amico e ricordarsene il nome. Ho appreso così della rilevanza storica di un luogo silenzioso e tranquillo che oggi ben si presta ad attività come la pesca sportiva o la passeggiata ippica.

Sicuramente è stato il Monastero di San Pietro, un polo importante di quei prati di Roncaglia che si estendevano, “in gran parte a sinistra del Po, dai pressi di Cotrebbia, a mezzogiorno, fino a Castelnuovo di Roncaglia, come estremo limite settentrionale”. Ecco spiegato, per me (per altri lo sarà già apparso chiaro da tempo) il mistero di Roncaglia: non un luogo in particolare ma una intera e vasta estensione di territorio. Compreso oggi tra Somaglia, di cui Castelnuovo è frazione, e Calendasco, di cui Cotrebbia è frazione, sorgeva il Castrum novum del Ronchalia. Infatti in molti documenti viene così riportato: in Roncalia super Padum, in campo Roncaliae super Padum, in pratis Ronchaliae, apud Runchalias.

Nulla a vedere dunque con la Roncaglia frazione di Piacenza. Mentre quindi nella parte a nord, al di là del fiume, nel basso lodigiano, stazionava l’esercito del Barbarossa, nella località a sud, proprio nel monastero benedettino di San Pietro a Cotrebbia erano alloggiati i quattro Cardinali della Curia romana, interlocutori dell’imperatore. Il luogo venne scelto perché centrale nel regno d’Italia e per la presenza delle principali vie di comunicazione: la Placentia-Ticinum, verso Pavia, la Postumia (la Genova Aquileia), la via Emilia ed un ponte sul Po. Un po’ come oggi per la logistica è stata scelta strategicamente Piacenza perché al centro delle maggiori vie di comunicazioni nazionali ed europee.

Stabilito il luogo, rimane di stabilire l’anno. Le Diete di Roncaglia per antonomasia sono quelle che vanno dal 1154 al 1158. Nel 1154 abbiamo la prima discesa in Italia del Barbarossa, questi, pretese in quell’occasione di ristabilire le regalie, i diritti riservati all’imperatore. La seconda discesa avvenne nel 1158, e vide la sconfitta e distruzione di Milano. Potremmo dire che qui possiamo fermarci perché tutto ciò che avviene dopo non riguarda più direttamente il territorio di Cotrebbia, la nostra Roncaglia. Anzi no! Una piccola appendice, bisogna comunque ricordare che i preliminari della pace di Costanza che segue la sconfitta dell’imperatore ad opera dei comuni, vengono sottoscritti a Piacenza, nella basilica di Sant’Antonino nel 1183. Stabilito il luogo, dicevo, bisogna stabilire, oltre quelle menzionate del Barbarossa, quante sono state in tutto le Diete che si sono svolte a Roncaglia. Tante, in verità, ad iniziare dall’anno 996, dalla prima voluta da Ottone III, a quelle volute da Enrico III, da quella voluta da Enrico V fino a quelle decise da Lotario II, per non citare altre due Diete curate dall’arcivescovo di Milano.

Non è qualità da poco essere riuscito un piccolo libro, a chiarire uno spaccato della storia piacentina. Ancora di più: l’avere fatto conoscere un’abbazia, quella di San Pietro, in località Cotrebbia, che è stata per tanti anni, al centro delle vicende politiche dell’Europa medioevale. Le note, non sono una semplice appendice al libro, ma una vera e propria guida, ci chiariscono gli avvenimenti e ci suggeriscono dove trovare gli strumenti per una indagine più approfondita, dagli Storici (dal Campi al Solmi) agli Archivi (di Parma e di Piacenza). Se consideriamo lo stato periferico in cui si trova oggi l’Italia rispetto alla politica della Comunità Europea, allora riusciamo a comprendere maggiormente l’importanza della storia di una piccola comunità come quella di Cotrebbia, frazione di Calendasco, paese in provincia di Piacenza!

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